Tangenti per le ricette, archiviato il caso dei medici abruzzesi

Chieti. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Chieti, Antonella Redaelli, ha archiviato il caso delle presunta tangenti per le ricette mediche che vedeva coinvolti alcuni noti medici abruzzesi.

L’inchiesta, condotta dal Nas di Pescara, è partita con l’arresto due anni fa di Giuseppe Sabatino, ex primario all’ospedale di Chieti e da lì si è poi allargata a macchia d’olio.

Secondo l’accusa i camici bianchi in questione avrebbero accettato soldi, computer, soggiorni e telefonini in cambio di prescrizioni di alcuni farmaci. Il caso però, relativo ad una nota azienda farmaceutica, è stato archiviato dal Gip perché il fatto non sussiste.

I medici coinvolti nell’inchiesta erano: Roberto Ciccocelli di Giulianova, Mario Di Pietro di Bellante, Giuseppina Brandimarte di Pescara, Gaetano Silvestre di Pescara, Valerio Flacca di Francavilla, Rosa Persia dell’Aquila, Vincenzo D’Onofrio di Chieti, Maria Bambina Primavera di Castel Frentano, Giovanni Battista Castiglione di Collecorvino e Antonio Gargasole di Brindisi.

 

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