Resa nota nella serata di ieri la Griglia Lea (livelli essenziali di emergenza-assistenza sanitaria) 2015: la migliore è la Toscana, inadempiente tutto il Sud (tranne la Basilicata).
Le criticità maggiori nella copertura vaccinale, screening e assistenza sul territorio. Balzo in avanti per l’Abruzzo che risulta essere fra le 11 regioni adempienti con un punteggio di 182.
L’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, a margine di una conferenza a Pescara sui fondi regionali destinati alle Province abruzzesi, ha manifestato la sua soddisfazione: “Intanto c’è una forza terza che comunica questo grande risultato della nostra regione.
È il Ministero della Salute che attesta che non solo che l’Abruzzo è totalmente adempiente sui livelli essenziale di assistenza e quindi sugli obiettivi di statue, ma registra che questa regione ha avuto il balzo più alto con un + 19 punti dell’intero Paese e a testimonianza di tre anni di buon lavoro che hanno portato a questi risultati e che finalmente una forza così autorevole e terza può mettere fine a tutte le strumentalizzazioni di questi anni. Siamo migliorati nella rete ospedaliera, ma ancor di più nella prevenzione oncologica, nell’assistenza territoriale, siamo migliorati in quel sistema di residenzialità e anche nella risposta ai cosiddetti tempo-dipendenti, ovvero a quelle patologie salvavita delle persone. Insomma tre anni di buon lavoro che vengono certificati con questo straordinario risultato che ci viene riconosciuto dal Ministero della Salute e che ci induce a fare meglio e a darci nuovi obiettivi per il futuro”.
L’assessore Paolucci ha poi spiegato come la Regione abbia anche pensato alle aree interne. “Noi abbiamo già risposto alle esigenze delle popolazioni di queste zone perché la Regione è stata l’unica, dopo trent’anni che ha messo in campo e installato nuove postazioni del 118, sapendo che ogni postazione costa oltre un milione di euro, per dire di quanto è stato imponente l’investimento portato a termine nella rete della emergenza-urgenza, con quasi 15 postazioni in alcune aree interne come Campo di Giove, San Salvo, Lama dei Peligni, Carunchio, Torricella Peligna, tanto per ricordarne alcune, e ora con un passo successivo vogliamo scommettere su questo ruolo importante dei distretti sanitari aperti 24 ore su 24 e che ovviamente saranno, presenti anche in certe zone più complicate, e – ha concluso l’assessore alla Sanità – serviranno a far filtro rispetto al presidio più lontano. Sono modalità che permetteranno a queste zone di vivere con più sicurezza per i tempi-dipendenti e con più qualità di assistenza per quanto riguarda la rete residenziale, territoriale ed extra-ospedaliera anche per riguarda gli altri tipi di servizi”.