Lo ha detto questa mattina a Pescara il presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, in un incontro per fare il punto sui lavori della Fondovalle Sangro alla presenza di Francesca De Sanctis, rappresentante del raggruppamento di imprese che ha vinto l’appalto da 190 milioni bandito dall’Anas, cofinanziato dalla Regione con 78 milioni di euro a valere sul Masterplan. Attualmente l’aggiudicazione è ancora in fase provvisoria, in attesa delle procedure di verifica dei requisiti dell’impresa, che saranno concluse a breve.
“Un intervento – ha puntualizzato D’Alfonso – che il territorio attende da 40 anni, che poteva essere concluso allora, ma anche 30, 20, o 8 anni fa, ma che solo in questa legislatura regionale è stato finalmente concretizzato, nonostante le tante difficoltà incontrate, che hanno riguardato non solo la progettazione, ma anche il reperimento dei fondi e il rilascio dei pareri. Questa giunta, fin dalla prima seduta utile del luglio 2014, lo ha invece posto fortemente come priorità da realizzare”. Il presidente ha spiegato come il completamento della Fondovalle Sangro rappresenti un servizio non solo alla produzione industriale di una delle aree produttive più importanti d’Italia, che potranno contare su collegamenti più veloci ed efficienti con il porto di Napoli, ma anche “al grande giacimento turistico delle aree montane a cavallo tra le due regioni”.
Secondo D’Alfonso per centrare il risultato è stato fondamentale il lavoro di squadra che è stato condotto in collaborazione con l’Anas, che permetterà finalmente di vedere ultimata quella che ha definito “l’autostrada dei due mari senza pedaggio”. Alla cerimonia per la posa della prima pietra, il presidente ha invitato il premier Paolo Gentiloni e l’amministratore delegato di Fca Sergio Marchionne, che aveva più volte in passato sollecitato il completamento della Fondovalle Sangro per migliorare la viabilità a servizio dello stabilimento Sevel di Atessa.
I lavori riguardano i 5.3 chilometri compresi tra le stazioni di Gamberale e Civitaluparella, di cui 2.5 in galleria e 1.2 su cinque viadotti. Concluse le procedure di affidamento entro il 2017, il cantiere dovrebbe aprire nei primi mesi del 2018 per permettere l’entrata in funzione dell’arteria entro il 2022.