“Tra le finalità del progetto c’è la necessità di stimolare l’acquisizione di competenze specifiche in ambito culturale e comunicativo, offrire un’opportunità dinamica e coinvolgente di verifica sul campo delle abilità acquisite e fornire strumenti innovativi e interdisciplinari per sostenere il lavoro scolastico di educazione ambientale, civile e alla legalità. Destinatarie della legge, appunto, sono le scuole statali superiori della regione Abruzzo che dovranno, presentare dei progetti relativi ai beni da valorizzare secondo i criteri previsti dall’avviso che la Regione Abruzzo, attraverso il Dipartimento competente, con proprio atto, renderà pubblico a seguito dell’approvazione della norma.
Fondamentale in tal senso – continua Berardinetti – la collaborazione tra la Regione, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo e le Istituzioni Scolastiche, che avranno il compito di guidare gli studenti a percepire e a vivere i beni culturali in maniera creativa e innovativa. Nella valutazione delle proposte progettuali saranno tenuti in particolare considerazione l’impiego di tecnologie digitali e i progetti realizzati nel rispetto dei criteri del principio di alternanza scuola-lavoro.
Il patrimonio di inestimabile valore dell’Abruzzo deve diventare una carta d’identità di ogni studente che, riconoscendosi in esso, dovrà impegnarsi a preservarlo per tramandarlo alle future generazioni nell’ottica di un’eredità culturale fuori dal tempo che unisce passato, presente e futuro. In particolare, gli alunni con l’aiuto dei loro insegnanti, “adotteranno” un bene culturale del proprio territorio, approfondendone la conoscenza e le sue problematiche, fino a formulare ipotesi e a realizzare azioni di valorizzazione. “Investire sui giovani significa garantire un futuro ai nostri territori” – conclude Berardinetti – “con la loro energia, le nuove generazioni rappresentano il vero volano di sviluppo e crescita della Regione”.