“Se il Governo non dovesse erogare i fondi previsti per l’emergenza neve, i Comuni potrebbero avere conseguenze molto gravi, sino a rischiare il dissesto finanziario”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico (Pd), che ha lanciato un appello alla Regione, come ente capofila, affinché siano sbloccate le risorse finanziarie dello Stato previste per il ristoro dei danni e il ripristino delle infrastrutture danneggiate dalle nevicate del febbraio scorso.
“A distanza di quattro mesi” prosegue D’Amico “i Comuni che hanno fatto fronte con fondi propri alla emergenza durante e subito dopo le nevicate del febbraio 2012, non sono stati ancora rimborsati, pur avendo regolarmente rendicontato la spesa, secondo disposizione regionale. Il rischio concreto e reale è rappresentato anche dai decreti ingiuntivi che potrebbero essere notificati a breve per i mancati pagamenti. Una situazione, dunque, drammatica e pericolosa, che potrebbe avere conseguenze gravi anche per l’approvazione dei bilanci di previsione prevista entro il 30 giugno. La Regione si faccia carico di risolvere questa problematica”.
Il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio sottolinea, invece, la natura delle spese affrontate dai Comuni, che “hanno anticipato i fondi utilizzando l’avanzo di cassa; sono costi straordinari che devono essere immediatamente coperti con entrate certe per evitare il tracollo finanziario degli enti. Faccio un esempio: il Comune di Avezzano ha speso per l’emergenza neve circa un milione e 100 mila euro: una somma che sta mettendo in difficoltà la tenuta del bilancio. I centri più colpiti sono quelli posizionati nella Marsica e nell’aquilano. Su questo argomento, è prevista venerdì una riunione dei Comuni per affrontare la problematica e individuare soluzioni. Sono Comuni, che rischiano di essere travolti dal dissesto finanziario se lo Stato non dovesse erogare i fondi”.