Chieti. La Regione Abruzzo, come previsto dalla vigente normativa, sarà chiamata a deliberare in materia di riordino del Trasporto Pubblico Locale entro il prossimo 30 giugno.
“A tal proposito – ha spiegato il primo cittadino del capoluogo teatino, Umberto Di Primio – in qualità di sindaco di Chieti, ho ritenuto opportuno fare alcune considerazioni e proposte, rendendo partecipi la Regione Abruzzo, nelle persone del presidente Gianni Chiodi e l’assessore Regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, il Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, i dirigenti delle Società Arpa, GTM, La Panoramica, Satam, Autolinee F.lli Napoleone, i parlamentari abruzzesi e i signori sindaci dei Comuni di Pescara, Francavilla al Mare, San Giovanni Teatino, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Ortona, Tollo Villamagna, Giuliano Teatino, Bucchianico, Vacri, Casalincontrada, Fara Filiorum Petri, Roccamontepiano, San San Martino sulla Marrucina, Pretoro, Rapino, Guardiagrele, Filetto, Orsogna, Casacanditella, Poggiofiorito, Arielli, Canosa Sannita, Crecchio, Montesilvano, Spoltore, Città Sant’Angelo, Penne, Cepagatti, Pianella, Loreto Aprutino, Manoppello, Collecorvino, Popoli, Cappelle sul Tavo, Scafa, Alanno, Rosciano, Moscufo, Torre de’ Passeri, Lettomanoppello, Tocco da Casauria, Bussi sul Tirino, Caramanico Terme, San Valentino in Abruzzo Superiore, Civitella Casanova, Nocciano, Elice, Farindola, Cugnoli, Catignano, Civitaquana, Picciano, Bolognano, Montebello di Bertona, Roccamorice, Turrivalignani, Castiglione a Casauria, Villa Celiera, Carpineto della Nora, Serramonacesca, Pescosansonesco, Pietranico, Abbateggio, Vicoli, Brittoli, Salle, Sant’Eufemia alla Maiella e Corvara. Innanzitutto, occorre partire da un punto fermo, secondo il quale, come previsto dalla L. R. n. 152/1998, art. 4 comma 7, nell’individuazione dei c.d. bacini di traffico si deve necessariamente tenere conto della funzione attrattiva dei singoli Comuni, cioè della capacità di alcuni centri urbani di svolgere la funzione di polo di riferimento per un determinato numero di Comuni periferici. Appare del tutto evidente come quella che comunemente viene intesa come area vasta Chieti – Pescara, vada ricompresa tra quelle realtà territoriali che esercitano tale funzione attrattiva nei confronti di un ambito territoriale che geograficamente ricomprende i Comuni racchiusi in un perimetro delimitato a nord dalle municipalità di Città Sant’Angelo e Penne ed a sud, dai centri di Ortona e Guardiagrele. Il bacino che immagino, dunque, ricomprende oltre a Chieti e Pescara, tutti i Comuni della provincia di Pescara ed i seguenti della provincia di Chieti: Francavilla al Mare, San Giovanni Teatino, Torrevecchia Teatina, Ripa Teatina, Tollo, Villamagna, Bucchianico, Vacri, Giuliano Teatino, Casalincontrada, Fara Filiorum Petri, Roccamontepiano, San Martino sulla Marrucina, Guardiagrele, Orsogna, Filetto, Casacanditella, Ari, Arielli, Poggiofiorito, Canosa Sannita, Crecchio, Ortona, Rapino, Pretoro. L’individuazione di questa realtà territoriale, non è peregrina, ma poggia su precise considerazioni. Innanzitutto si deve sottolineare come i due Capoluoghi, Chieti e Pescara, esercitano da sempre nei confronti delle municipalità ricomprese nell’area sopra individuata, una funzione di centri di riferimento, per la presenza sui rispettivi territori, di uffici pubblici, istituzioni varie, realtà industriali e commerciali, poli sanitari pubblici e privati, nonché poli didattici (scuole primarie e secondarie, Università). Inoltre, occorre tener conto del fatto che nel bel mezzo di tale asse territoriale, è collocato, nel Comune di San Giovanni Teatino, l’Aeroporto d’Abruzzo, scalo aereo che negli ultimi anni sta sempre più assumendo un carattere internazionale, candidandosi ad essere uno dei punti di riferimento della mobilità aerea dell’Italia centrale, nonché il porto turistico di Pescara e quello commerciale di Ortona. Sempre sull’asse Chieti – Pescara, prende vita e si sviluppa, un altro importantissimo strumento per la mobilità non solo regionale, rappresentato dalla linea ferroviaria che, partendo dalla sponda Adriatica e passando per la città Ovidiana, giunge fino Roma ed alla costa Tirrenica, fornendo un servizio essenziale per le zone interne della Regione. Alla luce di tutto questo e, non ultimo per la funzione di vera e propria cerniera tra la costa e l’Abruzzo interno che tale realtà territoriale ricopre, a mio avviso, l’area Chieti – Pescara, così come individuata, va necessariamente annoverata tra i bacini di traffico che la Regione dovrà istituire. A ciò si aggiunga che nella medesima area urbana già da anni si è sperimentata, con indubbio successo, l’integrazione tariffaria con il biglietto unico, che ha dato positive risposte sia per gli utenti che per i vettori inseriti nel progetto. In relazione alle mie proposte, lo strumento del biglietto unico si estenderebbe nel suo utilizzo anche ai Comuni inseriti nella zona compresa nel nuovo bacino di traffico. Al fine di poter fornire ai Cittadini un servizio di trasporto pubblico altamente qualificato ed il più possibile soddisfacente, spero siano sostenute con forza queste mie proposte attraverso l’attuazione di una nuova riforma del trasporto locale che preveda razionalizzazione e sinergia fra tutti gli Enti e le Aziende di trasporto del territorio con l’indubbio effetto di benefici sia in termini di funzionalità che di impatto ambientale ed economico”.