L’Aquila. “L’Abruzzo non può sostenere il taglio degli organici previsto per l’anno scolastico 2017-2018 che, come hanno denunciato tutte insieme le organizzazioni sindacali, impoverirà di ulteriori 69 docenti gli istituti di una regione duramente colpita dagli eventi sismici e delle calamità naturali.
Mi appello alla ministra dell’Istruzione Fedeli e le chiedo di rivedere con urgenza questa misura. Siamo ancora in tempo, basta rimettere i 69 posti nell’organico non consolidato, aggiungendoli ai 242 individuati”.
Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane che sottolinea come sia “necessario un confronto con i sindacati. Nei prossimi giorni depositerò un’interrogazione parlamentare”.
“Tutte le organizzazioni sindacali – spiega Pezzopane – hanno scritto alla ministra dell’Istruzione per evidenziare come un ulteriore taglio degli organici e del personale Ata sia insostenibile da parte di istituti scolastici che hanno dovuto fronteggiare in questi anni emergenze e difficoltà dovute a ripetuti eventi sismici, anche gravissimi.
Tutti conosciamo la sensibilità della ministra e per questo chiedo un immediato confronto su questa grave ipotesi di taglio. L’organizzazione scolastica e il normale funzionamento dei plessi sono stati complicatati dalla necessità di garantire il diritto all’istruzione anche nel disastroso contesto degli effetti del terremoto del 2009, cui si è aggiunto l’impatto delle più recenti calamità.
Non si può ignorare che tutto questo si è calato su un’edilizia scolastica abruzzese particolarmente povera e che le risorse economiche a disposizione degli Enti locali sono esigue.
I sindacati avevano già evidenziato questa situazione in precedenti missive, proprio per non arrivare a questo punto: la tabella dell’Organico 2017/2018 prevede, nonostante tutte le segnalazioni, un taglio di 69 posti.
E’ impensabile proseguire con la politica dei tagli in una regione in cui le problematiche dell’istruzione di sono aggravate e in cui sarebbe invece necessario incrementare il personale, anche quello Ata.
Peraltro anche le disposizioni del decreto 205/2016, che hanno permesso agli Uffici scolastici regionali l’attivazione di contratti a tempo determinato, vanno estese a tutte le scuole, e non solo a quelle che hanno edifici dichiarati inagibili.
E’ necessario infatti superare criteri rigidi e valutare le reali condizioni degli istituti, in relazione all’organizzazione effettiva del tempo scuola. Problemi seri – conclude Pezzopane – su cui intendo portare in ogni modo l’attenzione dovuta”.