Masterplan, contratti di sviluppo, accordi di programma per le aree di crisi, tra le quali la Valle Peligna e Val Vibrata, accordo sulle infrastrutture per definire una centralità dell’Abruzzo sulla direttrice Est-Ovest, ruolo dell’Abruzzo nella nuova programmazione 2014-2020 tra le regioni terremotate affinché rientrino nelle provvidenze del cratere. Sono alcune delle priorità che il Patto per lo sviluppo discuterà con il Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, nell’incontro fissato per il 17 aprile (sede ancora da stabilire).
Sui punti c’è stato l’accordo di tutti i componenti del Patto che, stamattina, nella sede del Consiglio regionale a Pescara, alla presenza del presidente Gianni Chiodi e degli assessori al Lavoro Paolo Gatti, all’Agricoltura Mauro Febbo e al Turismo Mauro Di Dalmazio, hanno deciso di ripartire dal documento presentato il 21 settembre dello scorso anno all’allora Governo in carica, ma revisionato anche alla luce del finanziamento dei Fas e dei risultati della spesa dei fonti strutturali che il Comitato di sorveglianza ha definito in linea con le previsioni.
“Siamo intenzionati a chiedere al Governo le risorse che ci spettano” ha spiegato Chiodi. “Il nostro problema non è certo l’assenza di strategia, ma la carenza di risorse che consentono o meno di realizzare i nostri obiettivi di sviluppo. È coerente e legittimo chiedere al Governo i fondi previsti dalle procedure di compartecipazione sui nove contratti di sviluppo, o per finanziarie gli accordi di programma e le intese, in particolare per le gravi difficoltà di alcune aree della nostra regione. Diversamente si costringono le Regioni a dover fare scelte drammatiche, avvalendosi esclusivamente delle proprie risorse. L’incontro al quale due gruppi di lavoro all’interno del Patto stanno lavorando per approntare il documento è un fatto di estrema importanza, anche nella prospettiva di aprire con il Governo un confronto spedito e continuativo per lo sviluppo dell’Abruzzo. Mi pare che tutti si sia consci del fatto, anche dopo il riuscito vertice già avuto con il Governo lo scorso anno, che il Patto rappresenti uno strumento utile per dare autorevolezza e credibilità alle richieste che proponiamo. Un approccio ulteriormente facilitato dal risanamento dei conti sanitari e dalla reale possibilità che l’Abruzzo possa essere la prima regione italiana ad ipotizzare un taglio delle tasse”.
Nel corso dell’incontro, è stato anche affrontato il problema del credito e si è deciso di programmare una sessione straordinaria del Patto per la giornata del 4 maggio, con l’Abi e l’intero sistema creditizio.
“Credo sia arrivato il momento di attenuare il fenomeno del credit crunch” ha avvertito il Governatore. “Il sistema economico non sostenuto inevitabilmente si riverbera sul sistema bancario stesso. Nell’incontro del 4 maggio vogliamo che si faccia chiarezza sui ruoli e su quello che gli Istituti di credito possono realmente fare per sostenere le imprese abruzzesi, anche nell’intento di riallacciare la filiera locale, attraverso gli accordi nazionali”.