“E’ imbarazzante il silenzio del presidente Gianni Chiodi nei confronti dell’alluvione che ha colpito lo scorso anno il Teramano proprio nel momento in cui il suo collega Gian Mario Spacca annuncia di aver raggiunto un’intesa con il Governo per lo stanziamento di 25 milioni di euro e la successiva emanazione dell’ordinanza che nomina il commissario delegato”.
A dichiararlo sono i consiglieri regionali Claudio Ruffini e Giuseppe Di Luca, i quali ricordano come da un anno stanno inseguendo e sollecitando Chiodi e la sua maggioranza affinchè anche l’Abruzzo riceva almeno il ristoro delle somme spese per le somme urgenze dagli enti locali, somme pari ad oltre 12 milioni di euro.
Ruffini e Di Luca ricordano inoltre che nella seduta del 6 marzo scorso il Consiglio ha approvato una risoluzione (presentata dal Pd)che impegnava, tra le altre cose, Chiodi a mettere in atto tutte le iniziative necessarie affinché la nostra Regione ottenga dal CIPE la riprogrammazione e quindi l’assegnazione dei 10,3 milioni di euro dei FAS 2000-2006; a richiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri la proroga dello stato di emergenza dichiarato con il D.P.C.M. del 10.3.2011 che andrebbe a scadere il 31.3.2012. Tale richiesta di proroga fino al 31.3.2013 si rende necessaria al fine di ottenere dal Governo l’O.P.C.M. per le conseguenti assegnazioni di risorse finanziarie provenienti dal Fondo Nazionale di Protezione Civile; a richiedere al Governo l’emanazione dell’Ordinanza attuativa a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 22/2012.
“Dal 6 marzo sono passate due settimane e tutto tace. Il Presidente Chiodi” aggiungono “aveva riferito in Consiglio che nella stessa settimana avrebbe avuto un incontro con il Governo per lo sblocco dei fondi Cipe. Chiediamo di sapere se dall’esito dell’incontro sono emerse notizie positive come l’immediata disponibilità dei fondi Fas 2000/2006 e se il Governo si è impegnato ad emettere l’ordinanza attuativa dello stato di calamità che permette di nominare il Commissario delegato per l’emergenza”.
Risultati quest’ultimi, che la regione Marche ha perseguito grazie all’azione del Presidente Spacca, che a Roma, secondo Ruffini e Di Luca, quando si reca ad incontrare i vertici del Governo, evidentemente viene ascoltato e le parole diventano fatti non promesse come in Abruzzo. “Mentre Spacca incontrava il sottosegretario Catricalà ed il Capo della Protezione Civile Gabrielli, ottenendo certezze sui fondi, sull’emanazione dell’ordinanza e sulla nomina del commissario delegato” concludono Di Luca e Ruffini “Chiodi dov’era? Perchè la regione Marche arriva sempre prima di noi nell’azione politica e nella rivendicazione delle risorse statali? Perchè Chiodi è in silenzio e non dice nulla sul recupero dei fondi FAS 2000/2006?.
Dobbiamo solo ringraziare Spacca e sperare che l’azione del Presidente della regione Marche abbia aperto un fronte nel Governo di cui beneficerà anche la Regione Abruzzo. Ci auguriamo che l’autorevolezza di Chiodi sia almeno vicina a quella di Spacca che è riuscito a dialogare ottenendo risultati da un governo diverso da quello Berlusconi, governo quest’ultimo che nessuna fortuna ha portato a Chiodi e all’Abruzzo”.