L’Aquila. Richiesta l’audizione dell’assessore regionale alla Protezione Civile Giuliante per riferire in Commissione sui rimborsi per i danni provocati all’emergenza maltempo. Ruffini e D’Amico del Pd: “Le spese sono superiori ai rimborsi del Governo”.
Stamane, i consiglieri regionali del Pd Giovanni D’Amico e Claudio Ruffini, componenti della seconda commissione permanente, (Governo del territorio Lavori pubblici – Ordinamento uffici e Enti locali e Protezione Civile della Regione Abruzzo) hanno inoltrato richiesta formale di una audizione dell’Assessore Gianfranco Giuliante affinché riferisca dei rimborsi danni provocati dall’emergenza maltempo che ha colpito l’intero territorio regionale. “Richiediamo un’audizione”, spiegano, “in seguito a sollecitazioni da parte di molti sindaci dei Comuni colpiti maggiormente dalla calamità naturale. Numerosi i danni accertati soprattutto dalle attività economiche e ingenti anche le spese che i sindaci dei comuni hanno sostenuto per garantire la sicurezza nella viabilità nei territori che amministrano.” “Siamo ora alla resa dei conti, così come avevamo purtroppo paventato, le spese sostenute sono di gran lunga superiori ai 10milioni annunciati dal Governo con il decreto della Presidenza del consiglio dei ministri dello scorso 8 febbraio”, prosegono.
“I sindaci hanno affrontato l’emergenza maltempo con un gravoso impegno economico, che ad oggi non è specificato nel decreto nei periodi e nelle specifiche spese ne nelle modalità di rendicontazione, il mancato ristoro per i Comuni interessati potrebbe determinare un grave dissesto nei bilanci di questi enti. Quindi siamo certi”, concludono Ruffini e D’Amico, di poter conferire in sede di lavori della prossima seduta della Commissione (presumibilmente martedì prossimo) con l’Assessore alla Protezione Civile Giuliante in modo che possa definire le modalità di risarcimento per le aziende colpite e di ristoro economico per i comuni , già in gravi difficoltà per le esigue risorse trasferite dallo stato e con il rischio per molti si essi di un dissesto della situazione finanziaria”.
Daniele Galli