Chieti, Di Primio dice no ai rifiuti di Pescara

umberto_diprimioChieti. “Nessun rifiuto urbano proveniente dalla Provincia di Pescara sarà conferito sul suolo di Chieti”. È quanto promette il sindaco Umberto Di Primio, che interviene in merito all’annosa questione sulla discarica Casoni. Il Comune teatino ribadisce pertanto la sua contrarietà all’utilizzo della discarica per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dai Comuni della provincia limitrofa.

“L’obiettivo della mia amministrazione, infatti – tuona Di Primio -, ha come fermo proposito non solo la tutela della salute dei cittadini di Chieti, ma anche la chiusura della stessa discarica di Casoni il prima possibile, motivo per il quale mi batterò contro qualsiasi ampliamento e rimodulazione della stessa. Analoga posizione d’intenti, per altro, mi è stata dimostrata anche dall’assessore regionale Mauro Febbo che, nel corso di una pregressa riunione alla Regione, non solo ha espresso ed evidenziato la più netta contrarietà al recepimento dei flussi dei rifiuti urbani dalla vicina Provincia di Pescara, ma lo stesso assurdo disegno in materia di smaltimento dei rifiuti portato avanti dal Governo regionale Del Turco”.

Per questo motivo Di Primio sollecita la Regione affinché faccia rispettare i tempi tecnici per le riaperture delle altre discariche presenti sul territorio pescarese e teramano e, se il mancato smaltimento dei rifiuti delle altre Province comportasse problemi di natura igienico-sanitaria, anche gli amministratori locali.

“La Regione stessa – continua Di Primio – con apposita ordinanza potrebbe disporre lo smaltimento dei sovvalli direttamente in discarica Colle Cese, così come avviene ora, alzando il profilo di chiusura della stessa e facendo occupare una maggiore volumetria sull’impianto pari a circa 20.000 metri cubi risolvendo, in tal modo, l’emergenza. L’operato della mia amministrazione, fin dal momento del mio insediamento, ha sempre avuto come fondamentale punto da perseguire il rispetto e la tutela dell’ambiente, attraverso strumenti quali la Raccolta Differenziata, che grazie ai cittadini di Chieti ha raggiunto risultati considerevoli, progetti di natura ecologica e ambientale, messi in campo dagli Assessorati all’Ambiente e a alla Gestione e Smaltimento dei Rifiuti Urbani, e attraverso importanti azioni di eco-management che hanno fatto assestare Chieti fra le città più virtuose d’Italia. Queste e altre azioni continueranno ad essere perseguite con l’intento di dover fare investimenti piuttosto che tagli, mi aspetto che anche gli altri Comuni d’Abruzzo e la stessa Regione vogliano perseguire obiettivi virtuosi per il bene delle future generazioni”.

 

Il commento di Giampiero Riccardo, coordinatore Giovani IdV Abruzzo. “Noi vogliamo una operazione di verità sulla gestione dei rifiuti, stanchi di ascoltare le dichiarazioni di Di Primio sulla discarica di Casoni, che poi vengono puntualmente smentite dalla Regione. A chi credere? Anche perché i rifiuti di Pescara arriveranno a Chieti, non per far fronte ad una emergenza, ma perché qualcuno negli anni ha costruito l’emergenza. Noi contestiamo questo modus operandi fatto di immobilismo ed irresponsabilità che  ha portato una Regione come l’Abruzzo, di poco più di un milione di abitanti, ad una situazione drammatica sui rifiuti ed il cui prezzo più alto lo stanno pagando Chieti e Pescara, ma soprattutto i residenti di contrada Casoni. Questa operazione di ricerca della verità parte oggi da Chieti per capire perché si è arrivati a questo punto e di chi sono le responsabilità. Allora, vorrei chiedere a Chiodi cosa sta facendo, se sta facendo qualcosa, sulla gestione dei rifiuti, come si sta muovendo, se si sta muovendo,  sulla discarica di Irgine, bloccata  nel 2011 dal Tar Abruzzo che ha accolto la richiesta di sospensione inoltrata dal Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra, e la cui sospensione ha di fatto segnato la mancanza di una discarica a Teramo che ha conferito i rifiuti a Colle Cese contribuendo alla sua saturazione anticipata. Solo davanti a risposte chiare e ponderate, che guardino anche ad una prospettiva di lungo termine, ci apriremo ad un dialogo, non rinunciando, però, alla nostra battaglia di ricerca della verità”.

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