La lampadina è un rifiuto speciale e se viene disperso nell’ambiente può inquinare molto. Non va buttata senza pensarci! Legambiente ed Ecolamp, il Consorzio per il recupero e lo smaltimento delle sorgenti luminose a basso consumo esauste, i prossimi due week-end in tutta Italia porteranno davanti a centri commerciali e supermercati la prima edizione di “Illumina il riciclo”, la campagna di sensibilizzazione sulla raccolta delle lampadine a basso consumo esauste.
Domani i volontari del circolo regionale di Legambiente distribuiranno materiale informativo dalle 9,30 alle 19 presso il centro commerciale “Centro d’Abruzzo” di Sambuceto. L’iniziativa è realizzata grazie alla disponibilità della direzione del Centro commerciale e con la collaborazione di Greenpeace – Gruppo locale di Pescara.
L’intera mattinata di sabato 25 febbraio i volontari dei circoli di Legambiente dell’area vastese saranno invece nel centro commerciale “Centro del Vasto”.
L’iniziativa di “Illumina il riciclo” cade nel settimo anniversario del protocollo di Kyoto, e giunge a ricordare che l’Italia non ha rispettato l’impegno preso, di operare nel periodo 2008-2012 una riduzione delle emissioni di elementi inquinanti in una misura non inferiore al 5% rispetto alle emissioni registrate nel 1990.
Pochi sanno che le lampade fluorescenti esauste sono rifiuti che contengono componenti tossiche ma possono essere riciclati fino al 95%.
“La corretta raccolta differenziata è uno dei punti chiave per la soluzione del costante problema dell’aumento dei rifiuti e dell’inquinamento che ne consegue, in particolare l’aumento dei cosiddetti RAEE, rifiuti elettrici e elettronici come lampadine a basso consumo, pc, cellulari e elettrodomestici” commenta Antonio Sangiuliano, direttore di Legambiente Abruzzo. “Esiste una precisa normativa, molto rigorosa, che regolamenta la raccolta e lo smaltimento di questi oggetti, ma spesso i cittadini non ne sanno abbastanza o non la conoscono affatto. Con “Illumina il riciclo” vogliamo contribuire alla diffusione di queste informazioni e di conseguenza a quella di comportamenti corretti”.
Tra le modalità previste dalla legge, ad esempio, c’è il cosiddetto sistema “uno contro uno”, entrato in vigore il 18 giugno 2010, in base al quale si può consegnare la vecchia lampadina esausta direttamente al negozio dove se ne acquista una nuova: sarà cura del rivenditore conferirla poi nel luogo adeguato allo smaltimento. Per il cittadino, l’alternativa al nuovo acquisto è quella di portare la lampadina direttamente nelle isole ecologiche comunali dove ci sono gli appositi contenitori: delle 3200 in tutta Italia, Ecolamp ne presidia circa1700. Per facilitare i consumatori, il Consorzio ha sviluppato anche un’applicazione per smartphone e tablet, l’Isola che c’è, scaricabile dal sito www.ecolamp.it, che consente la ricerca del centro di raccolta più vicino. Anche per gli installatori e i manutentori, Ecolamp ha ideato alcuni servizi specifici, come i punti di raccolta convenzionati (i Collection Point).