Pescara. Abruzzo fanalino di coda per l’utilizzo dei fondi europei. A dirlo è il dossier pubblicato domenica 5 febbraio dal quotidiano La Repubblica. Critiche da Maurizio Acerbo (Rc): “Abbiamo il patto per il sottosviluppo”.
Niente affatto invidiabile il record raggiunto dall’Abruzzo, che in un dossier pubblicato domenica 5 febbraio sulle pagine del quotidiano nazionale La Repubblica, figura all’ultimo posto tra le regioni per capacità di spesa dei fondi assegnati dall’Unione Europea. Tra le regioni “sprecone” la nostra è la leader, con l´80% dei fondi erogati ma ancora da impiegare , seguito da Campania (75%), Sicilia (72%), Puglia (66%) e Calabria (60%). La più virtuosa è la provincia di Trento (solo il 10%). A distanza, Emilia Romagna (32%), la provincia di Bolzano (33%), Lombardia e Piemonte (attorno al 40%)”.
“Se Italia è il fanalino di coda tra i paesi europei nell´utilizzo dei fondi strutturali”, critica Maurizio Acerbo, consigliere regionale di Rifondazione Comunista, “c’è da piangere a pensare che l’Abruzzo è l’ultimo della classe”. “Non ho ancora ben capito in cosa consista il Patto per lo Sviluppo”, ironizza, “ma una cosa è certa: un ‘patto per il sottosviluppo’ è stato sottoscritto da anni tra dirigenti, politica e imprenditoria abruzzese.
“Non è possibile che si litighi su quattro lire da far uscire da bilanci regionali ormai allo stremo e non si metta al centro questa autentica emergenza. Come consiglieri presenteremo la prossima settimana un’interrogazione al Presidente Chiodi”, conclude, “riteniamo indispensabile che il Presidente della commissione Politiche europee, internazionali e programmi della Commissione europea Emiliano Di Matteo convochi al più presto il Presidente e il direttore Antonio Sorgi”.
Daniele Galli