A partire da domani i settori della pesca torneranno infatti alle loro normali attività interrotte in questi giorni a causa delle proteste per il caro gasolio. “Venerdì scorso – fa sapere Squeo – il ministro ha annunciato di voler prendere in considerazione la situazione ascoltando i vari rappresentanti dei settori della pesca a Bruxelles, in modo da varare una riforma delle leggi comunitarie per differenziare le zone Fao di pesca. Nel caso in cui le promesse del ministro non verranno rispettate i pescatori sono pronti di nuovo ad avviare una forma di protesta tra un mese. Siamo convinti che dal Governo arriverà una risposta positiva a dai suoi rappresentanti. Noi da domani” chiude Squeo, “ condizioni meteo permettendo, torneremo in mare, così anche tornerà ad essere disponibile il pesce fresco italiano”.