L’Abruzzo sarà presente con uno stand di 300 mq all’interno del padiglione 12 dove è collocata anche l’Enoteca regionale, che presenterà nei quattro giorni di esposizione, complessivamente 400 etichette e 6 degustazioni specialistiche.
“La forte partecipazione dei nostri produttori è un messaggio importante dopo i tragici eventi di gennaio che hanno penalizzato il comportato – ha detto l’assessore alle politiche agricole Dino Pepe -. Il Vinitaly rappresenta una sorta di ‘primavera’ per la nostra regione, una straordinaria occasione di promozione e rilancio del settore vitivinicolo; esiste un Abruzzo forte, resiliente, tenace che è capace di ripartire e non arrendersi alle difficoltà. Questa è la dimostrazione”.
L’assessore Pepe si è soffermato, poi, sui numeri della produzione di vino: “La produzione di vini costituisce il 20% dell’economia agricola regionale e abbiamo registrato, inoltre, risultati positivi anche nell’export: +11% rispetto al 2015. Sono numeri significativi che dimostrano ancora una volta che le aziende abruzzesi sono fortemente orientate ai mercati internazionali, confermati dalla presenza del nostro principale vino a denominazione, il Montepulciano d’Abruzzo, oggi presente nei primi posti della classifica di vendita nella grande distribuzione organizzata. Questo risultato – osserva ancora Pepe – è molto significativo se si pensa che la grande distribuzione è di gran lunga il canale di vendita più grande nel mercato del vino”.
Diverse sono le iniziative in programma al Vinitaly: dalle degustazioni di vini per buyer ed esperti del settore alla presentazione dello spumante d’Abruzzo, senza dimenticare il pecorino e il trebbiano che stano crescendo nel mercato non solo nazionale. Spazio, poi, alla promozione del territorio: quest’anno ci sarà il connubio turismo-vino, con la partecipazione al Vinitaly delle DMC che avranno uno spazio per raccontare le eccellenze presenti nei territori abruzzesi. “La Regione – ha concluso Pepe – ha tracciato una nuova rotta per la promozione delle sue eccellenze e del suo territorio, rispetto alla quale c’è un gioco di squadra che coinvolge tutti”.
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