Pescara. “Sulla gestione del personale questo Governo regionale sembra avere le idee un po’ confuse, visto che a fine 2016, per ridurre la spesa, ha avviato le procedure per la soppressione di 240 posti in organico ed oggi, a distanza di pochissimi mesi, bandisce nuove selezioni”.
Questo il commento del Capogruppo del M5S in Regione, Riccardo Mercante, che ha così proseguito: “Mi chiedo cosa possa essere cambiato rispetto a tre mesi fa, quando si è giustificata la scelta di collocare anticipatamente in quiescenza 162 dipendenti e sopprimere 78 posti vacanti con la necessità di razionalizzare i costi perché eccessivi e ridurre il personale perché troppo numeroso.
Una scelta motivata, anche, a detta della Giunta, dall’aggravio del numero dei dipendenti derivante dall’assorbimento del personale della province, dell’Arssa, dell’Aptr e di Abruzzo Lavoro.
Insomma, un carico eccessivo che ha portato la Regione, pur di agire velocemente, a decidere di sborsare per compensare il mancato preavviso una cifra decisamente elevata.
Senza dimenticare, poi, che sin dall’inizio di questa legislatura la Giunta ha sempre sostenuto la necessità di snellire in maniera consistente il numero di dipendenti, anche attraverso una nuova riorganizzazione, l’assegnazione in prestito ad altri Enti e la riduzione significativa delle collaborazioni e delle consulenze.
Ebbene, a dispetto di tutto ciò, oggi si bandiscono nuove selezioni mentre fino a ieri la priorità era quella di ridurre, e per giunta con assoluta urgenza, una spesa di personale ed una dotazione organica ritenute troppo consistenti.
Una decisione – ha concluso Mercante – che appare, inoltre, doppiamente contraddittoria giacché se è vero, come dichiarato dalla Regione, che serve a mettere in campo una strategia di ricambio del personale e a coprire figure fondamentali che mancano nella dotazione dell’Ente, non si comprende allora perché si sia deciso di procedere ad assunzioni a tempo determinato, che sono invece destinate per legge a rispondere ad esigenze di eccezionalità e temporaneità delle funzioni da assegnare”.