Terapie ridotte per un piccolo affetto da tetra paresi spastica: la denuncia di Caporale (Verdi)

mediciIl presidente del Gruppo Verdi in Consiglio regionale Walter Caporale torna a sollevare il ‘caso’ del piccolo Leonardo, il bambino affetto da tetraparesi spastica, una patologia che necessita di prestazioni ambulatoriali giornaliere di riabilitazione, con una lettera aperta al presidente Gianni Chiodi.

“Il problema di Leonardo” spiega Caporale “è purtroppo diventato un caso esemplare della condizione in cui vengono a trovarsi tanti pazienti ai quali il sistema sanitario di fatto nega le terapie riabilitative. La famiglia di Leonardo è costretta a far curare il bambino presso una struttura della Slovacchia, a costo di enormi sacrifici economici e psicologici”.

Nei giorni precedenti la partenza del piccolo e della sua famiglia, lo stesso consigliere regionale aveva inviato una lettera al presidente Gianni Chiodi (che pubblichiamo di seguito), alla quale, però, non ha fatto seguito alcuna risposta.

 

Caro Presidente,

lo scorso mese di novembre le ho chiesto un incontro per rappresentarle il problema del piccolo Leonardo, il bambino affetto da tetraparesi spastica a cui il Servizio sanitario a causa dei tagli imposti dal Piano di rientro sui vari settori della sanità, e soprattutto sulle strutture riabilitative, ha ridotto le terapie.

Nell’incontro, a cui ha partecipato anche la signora Maria Rosa, madre del bambino, ho avuto modo di apprezzare ancora una volta la sua gentilezza e la sensibilità che come Presidente della Regione e come Commissario alla Sanità ha voluto dimostrare ascoltando con attenzione i termini del problema che le abbiamo sottoposto. Tuttavia devo dirle che finora nulla è cambiato, tanto è vero che dallo scorso primo gennaio Leonardo si trova di nuovo in Slovacchia per quelle indispensabili cure riabilitative che in Abruzzo di fatto gli sono negate.

Come Consigliere regionale comprendo bene i suoi gravosi impegni, soprattutto in un periodo così difficile per il nostro Paese e dunque per la nostra Regione, e, nonostante ciò, credo fermamente che lei non consideri ‘secondarie’ le difficoltà di Leonardo e quelle di quei cittadini che disgraziatamente si trovano in condizione simili alla sua. Perciò, caro Presidente, è urgente trovare finalmente tempo e risorse per colmare l’inadeguatezza (ricorro certo a un eufemismo) delle risorse per il servizio di riabilitazione presso le strutture sanitarie della Regione Abruzzo.

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