Così Mauro Febbo (Fi), presidente della commissione Vigilanza della Regione Abruzzo, commenta, all’indomani della notifica, la sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste”, e per un capo di imputazione “perché il fatto non è più previsto dalle legge come reato”, emessa nei suoi confronti dal Gip di Verona Raffaele Ferraro.
Febbo, all’epoca dei fatti assessore regionale all’agricoltura nella Giunta di centrodestra presieduta da Chiodi, era fra i politici regionali coinvolti in un’inchiesta della Procura di Pescara sui rimborsi.
“Una vicenda – commenta – nata e fondata sul nulla.Un ‘caso’ fondato sulle sciocchezze dove i costi, diretti ed indiretti, ricadono e ricadranno adesso sui contribuenti cittadini abruzzesi”.