Pescara. Il Demanio storico artistico – Nuove opportunità per gli Enti Locali alla luce del D. Lgs 25 maggio 2010 n. 85 sul federalismo demaniale.
E’ stato il tema di un interessante seminario organizzato dall’Unione delle Province d’Abruzzo e dall’ANCI Abruzzo, svoltosi lo scorso 2 dicembre presso la sede del Consiglio Regionale a Pescara. Il presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, i presidenti delle Province di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, e di Pescara, Guerino Testa, e il segretario generale dell’ANCI Abruzzo, Mangolini, hanno introdotto i lavori. Due esperti, gli avvocati Marcello Cardi e Marcello Vernola, hanno illustrato nel dettaglio le procedure di acquisizione dei beni che Comuni e Province potranno ottenere a titolo gratuito presentando l’istanza e i programmi di valorizzazione con cui dovranno dimostrare la sostenibilità economica della richiesta e le modalità di gestione. Il direttore regionale dei Beni Culturali, il dott. Fabrizio Magani, ha illustrato gli orientamenti del Ministero, seguito con grande attenzione dai tanti amministratori comunali e provinciali interessati al trasferimento gratuito dei circa 40 beni culturali disponibili in 18 comuni. I Castelli di Celano e de L’Aquila, gli Anfiteatri Romani dell’Aquila, di Massa d’Alba, i Teatri romani di Chieti e de L’Aquila, l’Abbazia di San Clemente di Castiglione a Casauria e di Santo Spirito al Morrone di Sulmona, la casa di d’Annunzio a Pescara e la Taverna Ducale a Popoli sono alcuni dei beni che gli Enti locali abruzzesi potranno richiedere e ottenere per rilanciare il turismo dell’Abruzzo. Province e Comuni coopereranno per i programmi di valorizzazione, anche dando vita a società miste per coinvolgere gli imprenditori abruzzesi.
“L’iniziativa – ha detto il presidente dell’Unione Province d’Abruzzo Enrico Di Giuseppantonio – è stata l’occasione per ragionare con autorevoli interlocutori, esperti e rappresentanti istituzionali delle province abruzzesi. Regioni, Province e Comuni dovranno mettere in campo le migliori strategie possibili per affrontare gli obiettivi imposti e le nuove responsabilità e dovranno saper costruire intorno al patrimonio assegnato occasioni importanti di sviluppo economico e di promozione del territorio e del turismo”.