Documento di Programmazione Economica: la Regione incontra le parti sociali

chiodi_dpfrUn documento che guarda alla crescita ma con l’attenzione sempre rivolta alla tenuta dei conti e alla conferma del risanamento della sanità regionale. Il Documento di programmazione economica e finanziaria 2012-2014 è stato presentato oggi ai sindacati, alle associazioni di categoria e alle parti sociali dal presidente della Regione, Gianni Chiodi e dal Servizio programmazione della Regione. “Questa è una bozza in continua evoluzione” ha precisato il Governatore “che dovrà tener conto dell’attuale situazione di incertezza che si sta vivendo in Italia e in Europa”.

A sindacati e parti sociali, Chiodi ha poi sottolineato come “in questo Dpefr ci sia il proseguimento di quel percorso di risanamento della finanza regionale che ha portato all’abbattimento del 14% del debito regionale (quantificato in 800 milioni di euro) e alla cancellazione del deficit della sanità regionale che quest’anno si appresta a raggiungere la parità di bilancio non facendo un solo euro di debito”.

Per quanto riguarda lo sviluppo, “continueremo ad investire sui Fondi Fas, sulla ricerca, sull’innovazione per rendere il nostro sistema più competitivo. Eviteremo di fare assistenzialismo, soprattutto imprenditoriale. Siamo pronti a metterci le risorse ma poi le idee e la qualità dei progetti devono metterle gli imprenditori e tenteremo in tutti i modi di mantenere lo stato del welfare così com’è. Le criticità maggiori sono rilevate in materia di trasporti soprattutto per i tagli nazionali, anche se non è da sottovalutare che nel 2010 siamo stati la seconda regione in fatto di crescita con un incremento del Pil superiore alla media nazionale e con un incremento considerevole dell’occupazione. E su questa strada noi abbiamo intenzione di andare avanti”.

Rivolgendosi agli imprenditori, Chiodi ha poi chiesto “qualità dei progetti di investimento. Ritengo, ad esempio, che con i Poli di innovazione, che noi abbiamo voluto per combattere una caratteristica del sistema economico abruzzese che è quello delle micro-imprese che molte volte non riescono a fare innovazione proprio perché piccole, riusciamo a finanziare non le singole imprese ma quelle imprese che s’inseriscono nei processi di aggregazione. Ma molto dipenderà dalla risposte delle imprese stesse. Al mondo sindacale dico invece che bisogna tener conto della realtà e del nuovo mutato scenario internazionale. Devo dire che in Abruzzo questo nuovo approccio culturale si è abbastanza evidenziato e spero si prosegua su questa strada. Quello di cui non abbiamo bisogno in questo momento sono le manifestazioni, gli scioperi perché si rischia di bloccare un processo inevitabile”.

Dal canto loro i sindacati hanno sollevato una serie di perplessità sulla bozza del Dpefr presentata, battendo sul fatto che in tempi brevi la Regione deve realizzare un’azienda ed un fondo unico dei trasporti su una materia che presente non poche criticità.

 

Il commento dell’Ugl Abruzzo. “Dopo il primo approccio con un DPEFR inevitabilmente condizionato dalla grande incertezza economica nazionale, riteniamo che si possano apportare delle migliorie affinchè il documento pluriennale possa acquisire maggiore credibilità. Appare prioritario, a nostro avviso, reperire risorse immediate da destinare al rilancio economico delle aree in crisi. A tal riguardo è necessario procedere alla vendita degli immobili pubblici dalla quale si otterrebbero almeno 110 milioni di euro. Questo aspetto nel DPEFR è appena accennato e non si evincono né le modalità né tantomeno i tempi di attuazione. Altro elemento che ci lascia perplessi è quello relativo alla copertura economica del MASTERPLAN dettagliatamente illustrato nel DPEFR ma, stanti così le cose, relegato a mero libro dei sogni. Del miliardo e settecento milioni previsti nel 2009 non c’è alcuna traccia. Neanche l’incontro col Governo del 21 settembre ha fornito risposte a tal riguardo. E’ necessario, quindi, un confronto col ministro Romani per sapere se esiste ancora, ed in qual misura, copertura finanziaria per il Masterplan Abruzzo. Un documento di programmazione pluriennale non può non contenere un progetto che ponga l’attenzione sul miglioramento del sistema fiscale. Raggiunto il pareggio di bilancio, si deve adottare una strategia che consenta di abbassare Irpef ed Irap e che moduli la pressione fiscale e tariffaria in modo equo con particolare tutela nei confronti delle famiglie. A tal riguardo riteniamo che un sistema basato sul Quoziente Familiare possa offrire maggiori garanzie”.

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