Abolizione vitalizi, Chiodi: Ecco un esempio di buona politica

gianni_chiodi“Ancora un forte segnale politico e di discontinuità amministrativa”. Così il presidente Gianni Chiodi commenta l’approvazione della legge, da parte dell’Assemblea regionale, che ha abolito ieri i vitalizi dei Consiglieri.

“Questa maggioranza di centrodestra” aggiunge “sta dimostrando con i fatti che è possibile percorrere la strada della buona politica, fatta di economie e risparmi, finalizzati prima al risanamento e poi ad investimenti per lo sviluppo. In un periodo di profonda crisi economica, ma anche di valori, è importante che tutti facciano dei sacrifici, anche la classe dirigente. Siamo la seconda Regione italiana, dopo l’Emilia Romagna, che adotta un provvedimento legislativo del genere – sottolinea – Ma anche in questo caso siamo stati degli apri pista, avendo già applicato la riduzione degli indennizzi del 30 per cento. Non è un caso che, sempre più spesso, l’Abruzzo venga indicato da economisti ed esperti come modello virtuoso, esempio di buone pratiche nella gestione della cosa pubblica. Anche in questa occasione, abbiamo affermato che la politica non è avulsa dalla vita reale, ma che sa interpretare le istanze e gli umori della collettività. Quando nel mio programma di governo ho indicato tra le priorità la riduzione dei costi della politica non intendevo solo tagli alle Comunità montane, ai Consorzi industriali o a società partecipate, ma lotta altresì alle poltrone ed ai privilegi della classe dirigente. L’azione di risanamento che ha caratterizzato questo biennio e poco più del nostro governo regionale ci ha consentito del resto di ridurre l’indebitamento del 14 per cento. E parliamo di circa 800 milioni di euro, ovvero 1.600 miliardi delle vecchie lire. Approvando la legge anti vitalizi abbiamo fornito al Paese intero l’immagine di una classe politica matura, coesa (va riconosciuto anche il senso di responsabilità delle opposizioni) che lavora e s’impegna non solo per l’autoconservazione, ma per crescere e far crescere la propria gente”. Il Governatore auspica, dunque, che la “svolta impressa dall’Abruzzo ad un sistema fatto di sprechi e spese folli possa fungere da traino per le altre Regioni italiane e per il Parlamento stesso”.

“Negli ultimi anni” continua “a livello nazionale i costi della politica sono aumentati dell’80 per cento. Stesso trend a livello locale. Quindi, non c’era, e non c’è, più tempo per riflettere. Ma bisogna agire. E questo Esecutivo lo sta facendo. Con determinazione, coerenza, lungimiranza e perspicacia. Doti che ci hanno consentito di risparmiare, senza per questo compromettere l’offerta e la qualità dei servizi. Anzi, ci è riconosciuto da autorevoli istituti di ricerca, l’Abruzzo è ritenuta tra le regioni più performanti quanto a segnali di ripresa. Ora puntiamo a restituire credibilità e autorevolezza a tutto il sistema Abruzzo. Così che tutti possiamo essere fieri ed orgogliosi di essere figli di questa terra”.

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