A presentare i dati il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio nella conferenza stampa annuale organizzata a Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila.
“Non parliamo solo di tagli agli sprechi ma soprattutto di razionalizzazione della spesa”, ha spiegato Di Pangrazio, sottolineando la crescita della qualità legislativa e il calo del contenzioso.
“Nel 2016 – ha riferito il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, dove la maggioranza è di centrosinistra – sono state approvate 50 leggi, di cui due impugnate dal Governo, contro le 42 approvate nel 2015 di cui sette impugnate.
Per quanto riguarda il capitolo risparmio, in particolare dal 2009 alla proiezione del 2019 il risparmio è attestato a poco più di 9 milioni di euro mentre nell’ultimo periodo, in continuità con la linea strategica della passata legislatura, dal 2014 con una proiezione al 2019 il taglio della spesa si attesta a oltre un milione e mezzo.
Spiccano le spese di rappresentanza passate da 65mila del 2013 a 19mila del 2016. Di Pangrazio ha sottolineato il lavoro di presidenza per fare del Consiglio regionale d’Abruzzo una “casa di vetro per i cittadini” con il parcheggio utilizzato anche da altri lavoratori del centro storico, una biblioteca pubblica e la donazione della ex sede della Presidenza al Gran Sasso Institute.
Per il capitolo conciliazione, il Corecom ha registrato 5.600 ricorsi nel 2016 contro i 5.300 dell’anno precedente, con 4.649 istanze chiuse con esito positivo. Un Consiglio sempre più social con 1.303 notizie pubblicate e un totale di 11.150 accessi diretti, 140 mila visualizzazioni twitter e 500mila contatti Facebook.
Infine le criticità, una su tutte il rapporto con la Corte dei Conti: “Tra gli obiettivi 2017 – ha concluso Di Pangrazio – l’attivazione di un rapporto di collaborazione preventiva”.
L’attività istituzionale del Consiglio regionale nel 2016 è inoltre caratterizzata da un numero considerevole di sedute: sono 199 quelle delle Commissioni consiliari (di cui 142 con audizioni) e 39 le sedute della Conferenza dei Capigruppo. L’attività legislativa dell’anno appena trascorso si è inoltre contraddistinta anche per un rigorosa attività di delegificazione, segno di ulteriore attenzione per la manutenzione del corpus legislativo regionale.
La semplificazione normativa ha condotto alla predisposizione di Testi Unici: quello sul Commercio che è già stato approvato e quello sull’Urbanistica Regionale che è in corso di elaborazione. E ancora il fronte risparmi: a partire dalla programmazione 2015, la prima successiva all’insediamento della vigente legislatura, sono stati stabiliti chiari indirizzi strategici da parte dell’Ufficio di Presidenza, che hanno determinato conseguentemente la riduzione del fabbisogno finanziario.
Da ultimo, il bilancio per l’annualità 2017 e per il triennio 2017/2019, recentemente approvati con valore autorizzativo della spesa, confermano il virtuoso risparmio che porterà il costo del Consiglio regionale nel 2019 ad essere pari a 24,2 milioni di euro. I tagli in totale ammontano al 33% dal 2009 al 2019.
“Sono dati positivi che dimostrano come il Consiglio abbia lavorato e prodotto norme di qualità”, ribadisce il presidente Di Pangrazio sottolineando che “il taglio dei costi iniziato nella precedente Legislatura è proseguito senza indugi, nello sforzo di consegnare agli abruzzesi una struttura amministrativa efficiente e leggera nella convinzione che la politica debba vivere vicino ai cittadini”.
Di Pangrazio ha infine concluso presentando gli obiettivi che nel 2017 l’Istituzione regionale ha messo nell’agenda delle priorità: la revisione di alcune norme del Regolamento interno per i lavori del Consiglio regionale per assicurare rapidità e certezza nei lavori dell’aula e delle Commissioni, una maggiore collaborazione con le strutture della Giunta per quelle attività che richiedono sinergie come la formulazione di Testi Unici di settore nonché la verifica contabile delle coperture delle leggi, instaurare un più proficuo rapporto con la Sezione di controllo della Corte dei Conti ai fini della Relazione annuale.