L’Aquila. L’integrazione della Strategia di conservazione ecoregionale del WWF con uno sviluppo sostenibile della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale di Terna è uno degli obiettivi dell’accordo Terna-WWF, che si concretizza anche con interventi mirati di riqualificazione ambientale e ripristino naturalistico in aree oggetto di smantellamento di linee elettriche obsolete.
La prima area interessata è inserita nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga dove, a seguito dell’autorizzazione dell’intervento “Nuovo assetto linee elettriche a 220 kV nell’area del Vomano”, saranno rimossi 102 tralicci della rete elettrica, per una lunghezza complessiva di 20 km.
Si tratta, in particolare, del territorio compreso tra le province de L’Aquila e di Teramo nei comuni di Capitignano, Pizzoli, L’Aquila, Crognaleto, Fano Adriano e Pietracamela, dalla Valle del Faschiano alla Valle del Vomano, all’interno del Parco Gran Sasso-Laga.
Grazie all’accordo Terna-WWF, l’azione di riqualificazione ambientale in Abruzzo non si esaurirà con la rimozione della porzione di rete elettrica obsoleta nel territorio del Parco Gran Sasso-Laga, ma si articolerà in ulteriori operazioni che completeranno la piena rinaturalizzazione di quest’area.
Per la prima volta infatti Terna e WWF hanno individuato interventi tipologici che interesseranno le superfici del sedime dei tralicci ed i terreni sottostanti i cavi aerei, replicabili anche in altre zone interessate da linee di trasmissione dell’energia elettrica.
Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga sono in totale otto le tipologie di sedime interessate dagli interventi di ripristino ambientale e per ognuna di queste sono previste metodologie differenti.
Il progetto, nello specifico, prevede il consolidamento dei versanti per arrestare la progressiva erosione dei terreni più o meno pendenti; il ripristino e la riqualificazione del pascolo laddove questo era attraversato dal tracciato della linea, il ripristino dell’agricoltura o del bosco ed il rimboschimento. Saranno inoltre riqualificate le aree a vegetazione boschiva ed arbustiva in evoluzione.
Il progetto di ripristino è stato esteso anche a situazioni progettuali esterne alle aree direttamente interessate dal tracciato, per esempio le cave in dismissione.