Il governo intende inserire nella prossima manovra finanziaria una norma “salva-commissario”, che in Abruzzo imporrebbe al commissario ad acta per la sanità Gianni Chiodi di portare in Consiglio regionale i propri provvedimenti che interferiscono con il sistema legislativo regionale.
Un’eventualità alla quale il partito regionale di Futuro e Libertà si oppone, considerando il Consiglio regionale, unico organo titolare del potere legislativo.
“Il pluriCommissario e presidente della Giunta” dichiara il capogruppo Berardo Rabbuffo “sbaglia ad accogliere questa norma con toni positivi, giudicandola come una conferma di quanto da lui fin’ora svolto. In realtà, è una ulteriore critica al suo lavoro, che suona piuttosto come una bocciatura del suo operato da Commissario. Infatti, come sostenuto anche oggi dal Governo, Chiodi avrebbe dovuto portare in Consiglio proprio quegli atti che sono stati annullati dal TAR poiché andavano ad incidere sulle leggi regionali in vigore. Perciò, se oggi la Regione Abruzzo si trova in una situazione di stallo e di ritardo sull’emergenza dei debiti della sanità, questo ritardo è una colpa che deve essere imputata proprio al Commissario, che volutamente ha intrapreso un percorso illegittimo”.
Proprio sul mancato coinvolgimento del Consiglio regionale si era concentrata l’azione politica del partito finiano abruzzese, presentando una mozione che la maggioranza ha bocciato.
“Ritengo di dubbia costituzionalità” aggiunge Rabbuffo “la previsione che imporrebbe al Consiglio la ordinaria approvazione dei provvedimenti proposti dal Commissario entro 60 giorni, pena la sostituzione da parte del governo anche nel potere legislativo. Infatti, il potere sostitutivo dello Stato riguarda, di principio, l’esercizio di poteri non legislativi, come desumibile dalla formulazione dell’art. 120 della Costituzione. Pertanto, come ha asserito la stessa Corte Costituzionale, la potestà legislativa può essere derogata solo attraverso normative speciali ed espresse di rango costituzionale e non attraverso leggi ordinarie. Fli sta proseguendo nella sua missione di migliorare l’attività di governo regionale cercando di non far dilatare i tempi soprattutto in materia sanitaria; ci dispiace per gli abruzzesi perché ogni azione di responsabilità e tutti i buoni consigli si scontrano con un muro di arroganza in una sorta di delirio di autosufficienza, costantemente negato dai fatti”.