“Riforma del trasporto pubblico locale. Quali prospettive?”. È questo il tema del convegno promosso dal Pd regionale, in programma domani alle ore 17 nel Museo Genti d’Abruzzo a Pescara. L’incontro nasce dall’esigenza di fare chiarezza sul settore dei trasporti alla luce dell’esito referendario del 12/13 giugno che ha visto il 54,8 per cento degli italiani respingere l’art.23 bis del Decreto 112/2008, che chiedeva l’abrogazione delle modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali tra cui appunto il trasporto pubblico locale.
Il convegno sarà l’occasione per discutere della mancata riforma dei trasporti nella Regione Abruzzo, che in questo settore mostra ancora notevoli ritardi, nonostante impegni precisi contenuti nella legge finanziaria regionale 2011, in base ai quali la Giunta avrebbe dovuto proporre al Consiglio regionale, entro il 30 aprile 2011, sia la legge per la fusione delle società pubbliche (Arpa, Gtm, Sangritana Gomme) sia la riorganizzazione del trasporto pubblico per dar seguito ai nuovi affidamenti. Documenti che non sono mai stati presentati.
Il Pd ricorda che aveva presentato una propria proposta di riassetto del settore che prevedeva la creazione di un’unica azienda di trasporti regionali che avrebbe portato da subito ad un risparmio di oltre 5 milioni di euro l’anno. Solo alcuni giorni fa nella Conferenza dei Capigruppo l’assessore Morra annunciava la presentazione di una legge che porta alla fusione delle società pubbliche.
Il convegno sarà chiamato a pronunciarsi sull’attuale assetto degli affidamenti che vede i 50 milioni di chilometri di percorrenza così distribuiti: oltre il 70 per cento è gestito dal pubblico (Arpa, Gtm, Sangritana, Ama, Cerella, Paolibus-Schiappa) ed il restante dal privato rappresentato da 45 concessionari.
Dal referendum risulterebbe non più obbligatoria la cessione dei servizi di trasporto ai privati tramite gara bensì vi è la possibilità dell’affidamento in house all’azienda pubblica con il vincolo previsto dal regolamento comunitario n.1370/2007 che dispone di riservare almeno il 10 per cento dei servizi a gara ai privati. Sarà inoltre l’occasione per conoscere lo stato dei finanziamenti pubblici al settore dei trasporti, che ha visto già nel 2011 una riduzione dei trasferimenti che nel 2012 potrebbero essere molto più pesanti.