“Le variazioni congiunturali della produzione (+8,4 per cento), del fatturato (+7,6 per cento), e delle esportazioni (+13,4 per cento) dell’industria manifatturiera” spiega Castiglione “testimoniano uno stato complessivo dell’economia che lascia ben sperare per il prossimo futuro. L’indagine, che evidenzia dati provinciali al di sopra della media regionale per Chieti e Teramo, denota segnali positivi anche per la province di Pescara e L’Aquila. D’altro canto le grandi imprese stanno trainando, anche grazie all’export, tali processi di sviluppo, mostrando di fatto una migliore capacità di recupero. Le piccole e medie imprese, invece, mostrano una crescita tendenziale inferiore ma per queste la strada da percorrere, al fine di aumentare la propria capacità di crescita produttiva e di fatturato, è rappresentata dalla capacità di innovazione e dalla necessità di fare rete. La programmazione regionale, in termini di competitività legata allo sviluppo, si è incentrata proprio su questi due grandi aspetti. La competitività di un territorio non si misura più con finanziamenti ed incentivi all’acquisto di capannoni e macchinari, ma attraverso l’economia della conoscenza, l’innovazione, la ricerca, la creazione di sinergie e di complementarietà del territorio che va gestito non a compartimenti stagni ma con un elevato spirito sinergico”.
Da qui, conclude l’assessore, si potranno “creare le condizioni, nel breve-medio termine, per una decisa spinta ad un aumento della produttività, superando di fatto anche il dato negativo, espresso dall’indagine del Cresa, riguardo l’occupazione. Soltanto in questo modo possiamo essere in grado di dare speranze concrete anche ai molti giovani che non riescono a trovare spazio nel mondo del lavoro”.