E’ uscito nella Gazzetta Ufficiale dell’11 novembre 2016, il decreto-legge che prevede nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016. Il provvedimento conferma l’ampliamento dei Comuni da inserire nel così detto cratere a seguito delle segnalazioni delle Regioni Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio visto il perdurare dello sciame sismico con il conseguente aumento dei danni.
Tra le numerose disposizioni, il decreto contiene anche misure per la realizzazione di strutture e moduli abitativi provvisori, incentivi per le attività agricole e produttive, interventi immediati sul patrimonio culturale, nuove misure urgenti per le infrastrutture viarie e per lo svolgimento dell’anno scolastico in corso, interventi di immediata esecuzione e norme transitorie per consentire, in occasione del referendum del prossimo 4 dicembre, il voto degli elettori che a causa degli eventi sismici non soggiornano nel proprio comune di residenza.
Per fronteggiare l’emergenza saranno subito messi a disposizione delle zone colpite dal terremoto dei container, per esigenze abitative o uso ufficio e servizi, in attesa di diverse soluzioni abitative. I Comuni dovranno individuare le aree e si dovrà occupare della loro gestione temporanea.
Sono inoltre previsti tensostrutture per stalle e fienili, con incentivi per la promozione e la commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari dei territori colpiti.
I Comuni potranno assumere con contratti a tempo determinato di un anno fino a 350 persone con professionalità tecniche e amministrative e sono stati indicati dei provvedimenti per interventi di tutela e ricostruzione del patrimonio storico-artistico, con assegnazioni di affidamenti diretti per importi inferiori a 40 mila euro.
Per l’anno scolastico in corso, oltre ad una serie di interventi urgenti sulle strutture per garantire la prosecuzione delle attività didattiche e amministrative (come si è visto nel teramano), sono previste delle deroghe per l’ufficio scolastico regionale.
Infine sono previste deroghe anche per consentire alle persone sgomberate dalle abitazioni inagibili di votare al prossimo referendum in uno o più dei comuni vicini alla loro attuale sistemazione.