È quanto ha dichiarato il Commissario delegato per la Ricostruzione, e presidente della Regione Gianni Chiodi, illustrando il progetto “Scuole d’Abruzzo. Il futuro in sicurezza”, terzo Piano di interventi per la riparazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici della regione Abruzzo, previsto nel decreto commissariale n.61. I numeri parlano di 196 milioni di euro stanziati dal Cipe per la messa in sicurezza delle scuole abruzzesi, 25 milioni di euro di cofinanziamento richiesto agli enti proprietari con maggiori capacità finanziarie, 213 interventi di ripristino degli edifici scolastici pubblici della regione, 102 Comuni coinvolti in qualità di soggetti attuatori degli interventi sul territorio regionale.“Il Piano” ha spiegato Antonio Morgante, responsabile della segreteria del Commissario delegato “consiste nel mettere in sicurezza le scuole frequentate da bambini di tutte le fasce di età scolare, dall’asilo nido, alla scuola dell’infanzia, alla scuola primaria, alla secondaria di primo grado e secondo grado”. I soggetti che attueranno il Piano saranno i sindaci dei Comuni e i presidenti delle Province proprietari degli immobili. I Comuni della provincia dell’Aquila sono autorizzati ad avviare subito i procedimenti per la esecuzione delle opere, mentre i restanti Comuni e le Province verranno autorizzati entro l’anno, dopo l’accredito dei fondi già stanziati. Per i Comuni con popolazione superiore a 20 mila abitanti (con esclusione del Comune e della Provincia dell’Aquila) e per le Province è prevista una quota di cofinanziamento a loro carico pari al 30 per cento del contributo richiesto.Gianni Chiodi, inoltre, sta per sottoscrivere i protocolli d’intesa con i presidenti di ReLuiss, Dipartimento di Geotecnologie dell’Università ”G. D’Annunzio”, UNICEF, FISH (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), SIP (Società italiana di pediatria) e WWF, che stabiliscono le linee guida per garantire la sicurezza sismica e l’ecosostenibilità degli edifici scolastici, per tutelare i diritti dell’infanzia e la salute dei bambini, per superare le barriere architettoniche nelle scuole. ”E’ necessario garantire ai nostri ragazzi un ambiente assolutamente favorevole, con aule e strutture create nel rispetto di tutti i requisiti di sicurezza” ha detto Chiodi. “Il nostro progetto mira all’attuazione di iniziative concrete finalizzate alla rinascita della vita sociale, culturale, aggregativa ed economica del territorio regionale a partire dalle scuole, che saranno ricostruite secondo standard qualitativi concordati con i massimi esperti a livello nazionale”. I primi 30 milioni dello stanziamento sono stati già utilizzati per consentire ad oltre 17 mila studenti del cratere il ritorno nelle loro aule in tempo per l’anno scolastico che ricominciava nell’autunno del 2009, solo 6 mesi dopo l’evento sismico.”E’ stata una sfida difficile” ha aggiunto Chiodi “ma con l’impegno di tutti i soggetti coinvolti l’abbiamo vinta; rappresenta sino ad oggi una delle pagine più belle del complesso processo della ricostruzione post terremoto. Ora, con le opere che riguardano gli istituti superiori delle città di Avezzano e Sulmona, e con gli interventi programmati su tutto il territorio regionale, con uno sforzo finanziario complessivo di 221 milioni di euro (che non ha pari nella storia della nostra Regione) ci poniamo l’obiettivo di dare la giusta sicurezza ai ragazzi che frequentano le scuole e alle loro famiglie”. E ha concluso: ”Consegneremo alle generazioni future una terra che sa trasformare l’esperienza in azioni positive”.