IdV Abruzzo, costituito il comitato per il Sì assieme al segretario Messina

Pescara. Si è svolta questa mattina a Pescara la conferenza stampa dell’Italia dei Valori Abruzzo, per spiegare le ragioni del Si’ al referendum costituzionale del 4 dicembre.

Sono intervenuti il Segretario nazionale Ignazio Messina, il capogruppo in consiglio regionale Lucrezio Paolini ed il segretario regionale Lelio De Santis i quali hanno sottolineato l’importanza della riforma che viene portata avanti dal centrosinistra e altre forze politiche che consente la riduzione del numero dei parlamentari, elimina il bicameralismo perfetto, cancella il CNEL che pur essendo un organismo costituzionalmente riconosciuto è ignoto alla maggior parte degli italiani ed è obsoleto oltre a rappresentare un inutile costo per le tasche dei cittadini.

Il segretario nazionale Messina ha poi ricordato l’importanza del contributo dell’Italia dei Valori al governo sia nazionale, dove i tre senatori aderenti al partito sono determinanti per la maggioranza cosi come in regione dove il sostegno del consigliere regionale Lucrezio Paolini è anch’esso indispensabile.

” Non abbiamo mai chiesto poltrone ma risposte ai bisogni dei cittadini, le nostre battaglie come la straordinaria raccolta di oltre 2 milioni di firme per la legge sulla legittima difesa devono avere un riscontro nel parlamento” ha sottolineato il segretario nazionale, così come in regione ha aggiunto il capogruppo Paolini “Dobbiamo accelerare le azioni che danno riposte ai territori, e impiegare le risorse disponibili che vanno destinate alla prevenzione dei rischi simici e idrogeologici”.

Una maggiore condivisione della azione del governo regionale tra tutte le forze politiche che lo sostengono è stata chiesta dal segretario regionale De Santis, con una maggiore possibilità di partecipazione nella fase di programmazione.

La proposta dell’Italia dei Valori vuole che le risorse vadano concentrate sulla sicurezza e che si eliminino i costi inutili per lo Stato, una prima azione è quella di votare si al referendum per poi proseguire sulla strada del risanamento e della crescita per il bene dei cittadini.

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