A chiedere la verifica del numero legale è stato il consigliere di Forza Italia, Mauro Febbo. I consiglieri di opposizione non hanno risposto alla chiamata. A quel punto, il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha chiuso i lavori rinviando i punti all’ordine del giorno rimasti alla prossima seduta.
Le opposizioni hanno parlato di centrosinistra sfaldato dalle divisioni interne. Nella seduta odierna avrebbe pesato, secondo una lettura emersa da vari esponenti politici, l’atteggiamento di Mario Olivieri e Andrea Gerosolimo di Abruzzo Civico, e di Donato Di Matteo (Pd), questi ultimi due assessori, firmatari di una lettera inviata nei giorni scorsi al governatore, Luciano D’Alfonso, perché mancherebbe, a loro avviso, la convocazione di una riunione per parlare di alcune questioni per loro centrali.
Alcuni dei consiglieri di centrosinistra hanno chiesto a D’Alfonso una verifica di maggioranza. Prima dell’interruzione, è saltata la riunione della Commissione Bilancio convocata per l’esame di una variazione di bilancio di 150mila euro su una legge per giovani disagiati.
Nella seduta mattutina il Consiglio Regionale aveva discusso le seguenti interpellanze all’ordine del giorno: a firma del Consigliere Sara Marcozzi (M5s) sul Sir ‘Fiumi Saline-Alento’ e ‘Chieti Scalo’ – Strutturazione fondi e azioni d’intervento; a firma del Consigliere Pietro Smargiassi (M5s) sulla sentenza del Tar Lombardia sul valore delle royalty per le compagnie petrolifere; interpellanza a firma del Consigliere Domenico Pettinari (M5s) sulla realizzazione di una piattaforma per il trattamento e il recupero di sedimenti di dragaggio fluviali e marino costieri in località Piano di Sacco di Città Sant’Angelo (Pe); interpellanza a firma del Consigliere Emilio Iampieri (Fi) sull’annunciata chiusura della Vesuvius ad Avezzano; interpellanza a firma del Consigliere Maurizio Di Nicola (Cd) sul riparto dei contributi destinati ai Comuni della Marsica colpiti dall’alluvione del 14-15 ottobre 2015.
Il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo ha dichiarato: “La mia richiesta di verifica del numero legale è stata il prologo a un finale comico, anzi tragico. La seduta del Consiglio regionale odierna si è conclusa con la pessima figura della maggioranza di centrosinistra che non è riuscita a garantire i numeri in Aula costringendo il Presidente del Consiglio Di Pangrazio a sospendere la seduta anticipatamente.
Un epilogo vergognoso per una seduta che all’ordine del giorno non prevedeva punti rilevanti ma che conferma lo sfaldamento all’interno del centrosinistra.
I lavori odierni, iniziati con abbondante ritardo, erano partiti con 18 Consiglieri di maggioranza salvo poi perdere pezzi nel corso della giornata e chiudere con 12 rappresentanti compreso il sottoscritto che era il richiedente del numero legale. Citando il giornalista Emilio Fede la maggioranza ha collezionato una figura di …..”.
“Quella odierna si sarebbe potuta archiviare come l’ennesima seduta di Consiglio regionale tranquilla, senza grandi motivi di interesse visto il “nulla” all’ordine del giorno eppure a un osservatore attento non saranno sfuggiti alcuni inequivocabili segnali dello sfaldamento sempre più evidente all’interno della maggioranza di governo”.
E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali del Gruppo di Forza Italia che evidenziamo come “tra le fila del centrosinistra sembra che i mal di pancia siano sempre più numerosi e soprattutto contagiosi.
Nel corso dei lavori odierni infatti, si è registrata un’accesa discussione tra il consigliere del Pd Pietrucci, che chiedeva l’inserimento di un progetto di Legge nell’ordine del giorno, e l’assessore regionale Di Matteo (Pd) che ha preso la parola per esprimere il suo dissenso; il tutto condito dal tentativo “riparatore” del capogruppo del Partito democratico, Mariani.
Mentre, offeso dalla posizione dell’assessore Di Matteo, il pretoriano Monticelli (Pd), dimenticando che fu lui il primo a votare contro la sua maggioranza il famoso 4 agosto del 2015, abbandonava Aula e maggioranza. Ma non è tutto perché sono sembrate significative le assenza dell’assessore Gerosolimo (Abruzzo Civico) e del collega Olivieri, presidente della Commissione Sanità che, nonostante siano stati avvistati passeggiare tranquillamente e “bivaccare” nei corridoi dell’Emiciclo, non hanno mai messo piede in Aula.
Insomma la maggioranza sembra ridotta al lumicino con 13 Consiglieri, sempre che qualcuno non voti con la minoranza. Ma non è finita, poiché si è discussa in Aula una interpellanza del Consigliere Di Nicola, anch’egli nella Black list di D’Alfonso, che è stato “accontentato” grazie ad una Delibera di Giunta last minute (così definita dallo stesso Mazzocca) per cui si è allineato”.
“Insomma – concludono i Consiglieri di Forza Italia – quello andato in scena oggi sembra l’ennesimo atto di una vera e propria sceneggiata napoletana (che è una cosa seria) di cui si attende il finale che a questo punto sembra tutt’altro che scontato. Magari qualcuno potrebbe regalarci un ennesimo colpo di teatro”.
‘Giornata nera per la maggioranza D’alfonsiana. La seduta di consiglio salta per mancanza del numero legale e la legge sui RESTA ( Istituzione rete escursionistica Alpinistica Speleologica torrentistica Abruzzo),a firma dei consiglieri Pietrucci e Monticelli, torna in commissione a causa di una spaccatura della maggioranza.
E’ questo il sunto di una giornata difficile per D’Alfonso e i suoi che hanno mostrato debolezza davanti a tutto il consiglio regionale.
Uno scontro piccato in aula tra l’assessore Di Matteo, vera e propria spina nel fianco di questo Governo regionale, e il consigliere Pietrucci, firmatario della legge. L’argomento della contesa è chiaro: la mancata sintonia tra quelle che ormai sono le molte fazioni della maggioranza, divisioni che indeboliscono visibilmente sia l’azione politica che l’appeal della Giunta guidata da D’Alfonso.
Ma cosa è successo? Da un lato Di Matteo lamenta di non essere stato interpellato nella scrittura del documento in quanto delegato alle tematiche trattate, dall’altro Pietrucci interviene sulla libertà di ogni consigliere regionale di presentare le leggi secondo la propria volontà senza l’obbligo di confrontarsi con i compagni di coalizione.
Ad interrompere lo squalificante teatrino è intervenuto il capogruppo di maggioranza Mariani, che dopo aver ammesso pubblicamente l’esistenza della spaccatura, ha dovuto rimandare la legge in commissione per evitare ulteriori imbarazzi.
Oggi questo Governo regionale si è fatto ostruzionismo da solo’ commenta Gianluca Ranieri M5S “l’Abruzzo ha una legge in meno perchè nella locomotiva che guida questa regione la mano destra non sa cosa fa la sinistra. E’ un rischio” continua il 5 stelle “ che si corre quando pur di ottenere i banchi del governo ci si presenta alle elezioni accozzando una serie di liste, che di fatto non condividono nulla se non la brama di sedersi sulle poltrone del potere.
Un gioco redditizio per qualcuno, ma che pone l’Abruzzo nelle mani di chi minaccia sempre di compiere quel passo di lato di troppo che porta verso la caduta. Che questo Governo regionale abbia ancora tanta strada da fare per amministrare bene questa regione non era in dubbio” conclude Ranieri “ma da oggi sappiamo che quel cammino passa anche per i sentieri di montagna”.