L’ente abbraccia 400 etichette e rappresenta uno strumento importante di promozione per il mondo vitivinicolo abruzzese. La cerimonia prevede, alle ore 16, un incontro pubblico nel quale verrà presentata la nuova gestione affidata al Consorzio tutela dei vini d’Abruzzo.
“Dopo aver condiviso il progetto con l’intera filiera del vino – spiega l’assessore Dino Pepe – abbiamo completato l’iter amministrativo e riaperto l’enoteca regionale, considerato un eccellente contenitore per la promozione del nostro vino. La riapertura – aggiunge ancora l’assessore – aiuterà soprattutto le cantine più piccole a partecipare a eventi e fiere che rappresentano un’occasione strategica per far conoscere i vini.
L’enoteca – conclude Pepe – rappresenta insomma uno strumento straordinario che deve essere valorizzato”. Per il presidente del Consorzio tutela dei vini d’Abruzzo, Valentino Di Campli, che ha partecipato alla conferenza stampa, la nuova gestione dell’enoteca regionale “porterà benefici al mondo vitivinicolo abruzzese”.
Dopo l’inaugurazione dell’enoteca regionale, sempre venerdì 28 ottobre, alle 18, seguirà “Ideale”, concerto tostiano “Dalla romanza tostiana alla canzone della radio” (tenore: Nunzio Fazzini; soprano>: Emanuela Formichella; pianista: Isabella Crisante).
“Finalmente il mondo dei vini abruzzesi può tornare ad avere una casa comune, un luogo, com’è l’Enoteca Regionale di Ortona, che nel passato ha sempre rappresentato uno dei biglietti da visita più autorevoli e significativi della nostra vocazione vitivinicola”.
Questo il commento del Consigliere regionale ed ex Assessore Mauro Febbo dopo aver appreso che da fine mese tornerà ad essere operativa e soprattutto a riaprire i battenti, l’Enoteca Regionale.
“In molte regioni italiane – spiega Febbo – l’enoteca rappresenta uno strumento formidabile per le attività di promozione e valorizzazione dei prodotti enologici e dell’intero settore vitivinicolo ma per il Governo D’Alfonso purtroppo fino adesso non è stato così.
Infatti negli ultimi due anni abbiamo assistito alla decadenza di questo strategico luogo e anche la sua chiusura in periodi medio lunghi, finanche in date strategiche come le festività natalizie e riaperto in fretta e furia solo dopo le mie denunce.
Spero vivamente che adesso l’Enoteca di Ortona torni ad essere una struttura come in tutte le altre regioni dove, unitamente all’assessorato Politiche agricole, riveste un ruolo centrale per il marketing delle loro eccellenze.
Pertanto – rimarca Febbo – in questa nuova fase dell’Enoteca continueremo a vigilare affinché non diventi una struttura deputata a sistemare qualche amico o amica. Infatti – conclude Febbo – è necessario che la nuova riorganizzazione diventi volano dell’export dei nostri vini e non trasformi l’Enoteca nel solito carrozzone, tanto caro al centrosinistra, rischiando di penalizzare fortemente l’intero settore”.