Fondi Fas, Ugl Abruzzo: i 110milioni di euro recuperati alle aree di crisi

soldi001_3Destinare i 110 milioni di Fas “recuperati” alle aree in crisi. E’ quanto chiede in una nota l’Ugl Abruzzo al Governatore Gianni Chiodi.

“Con le delibere 162 e 163, approvate il 7 marzo scorso” scrivono “la Giunta Regionale ha riconosciuto alla Val Vibrata ed alla Valle Peligna lo stato di aree di crisi industriale complessa e si è impegnata a favorire gli accordi di programma con l’obbiettivo di erogare finanziamenti alle due aree in crisi. Chiediamo, quindi, al Presidente Chiodi di destinare i 110 milioni per favorire interventi immediati per il rilancio economico-occupazionale per quelle che sono le aree più disagiate della nostra regione”. L’Ugl-Abruzzo porterà questa istanza all’attenzione della Consulta Regionale per lo Sviluppo che è l’organismo operativo all’interno del Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo.

Il commento del consigliere regionale dell’IdV, Cesare D’Alessandro. “Da Chiodi solo ‘parole in libertà’ di marinettiana memoria. Per il terzo anno consecutivo, il nostro Governatore annuncia in pompa magna che l’Abruzzo investirà nelle politiche per lo sviluppo spendendo, a parole, la somma di 722 milioni di euro, quasi interamente prelevati dai Fondi per le Aree Sottoutilizzate (F.A.S.). Ma Chiodi, come troppo spesso accade, confida nella cattiva memoria degli abruzzesi, di questi tempi in ben altro affaccendati. Per dovere di cronaca, dall’annuncio del 2009, quando parlava di 911 milioni, siamo passati oggi a 722 milioni. Sono scomparsi quasi duecento milioni di euro, senza che sia stato spesso il becco di un centesimo per investimenti e politiche di sviluppo; di questo passo, nel 2013 resteranno le briciole, che probabilmente qualcuno pensa di poter gestire appena prima della prossima campagna elettorale. Nel 2009, quando i soldi, solo annunciati, erano per l’appunto più di 900 milioni, una parte furono spesi per gli ammortizzatori sociali e una parte, grazie allo strapotere della Lega Nord, utilizzati per le quote latte in favore delle regioni settentrionali. Noi constatiamo che Chiodi presiede l’unica Giunta regionale, in Italia, che negli ultimi anni non ha intrapreso una sola grande opera per la nostra regione. Sino ad oggi è andato avanti a forza di tagli e tasse, cadendo spesso nell’autoelogio immotivato, visto che risulta, nelle classifiche del gradimento, l’ultimo dei presidenti di Regione. Speriamo che questo sia l’ultimo degli annunci sui fondi FAS e che finalmente si dia inizio a un consistente programma di investimenti, necessario all’economia regionale come l’aria che respiriamo. E sarà anche il caso che cessi la litania dei disastri ereditati dal centrosinistra o almeno abbia il pudore di indicare quelli del centrodestra, di cui è stato ascoltato e ben retribuito consulente, oltre che autorevole rappresentante”.

Il commento del vice presidente del Consiglio Regionale Giovanni D’Amico. “Il Presidente/Commissario ha fino ad oggi pubblicamente dichiarato che per far fronte al disavanzo sanitario avrebbe dovuto attingere ai fondi FAS per 160 milioni di euro. Oggi dichiara di avere una disponibilità a coofinanziare per 110milioni di euro il FAS regionale, ma senza dare chiare indicazioni di attribuzione nel bilancio regionale, e di dover far ricorso a tale fondo per il disavanzo sanitario solo per 50 milioni di euro. La notizia, ove confermata, è ben venuta, ma va rimosso ogni dubbio che sia per il debito sanitario pregresso che per le risorse dichiarate disponibili, non si stia facendo pura propaganda”.

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