Il progetto ha previsto bonus assunzionali a favore dei datori di lavoro e di tutte le imprese del territorio regionale con meno di 50 dipendenti, che hanno assunto soggetti svantaggiati con un rapporto di lavoro determinato o indeterminato. I bonus previsti sono stati di due tipi: 5mila euro in caso di assunzione con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, in caso di assunzione con contratto di apprendistato e, infine, in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato, inferiore a 12 mesi, a tempo indeterminato; 2mila euro, invece, il bonus per ogni soggetto assunto con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi.
“Le imprese abruzzesi” commenta l’assessore Paolo Gatti “hanno dimostrato ancora una volta estremo interesse verso le opportunità che la Regione mette loro a disposizione. Anche questo bando a sportello ha visto una richiesta di incentivi superiore alle disponibilità finanziare. Dato che testimonia la voglia di ripresa del tessuto imprenditoriale regionale, pronto a incrementare i livelli occupazionali se coadiuvato da politiche di sostegno. Welfare to Work, per la tempistica con il quale lo abbiamo lanciato nel dicembre scorso, i soggetti che abbiamo sostenuto e le risorse dedicate, si è configurato come un progetto ponte fra Lavorare in Abruzzo 1 e Lavorare in Abruzzo 2 che nelle prossime settimane sarà pubblicato. Nonostante la crisi resti complessa e globale, in Abruzzo il mantenimento dei livelli occupazionali deve essere interpretato come una buona notizia. Mentre non c’è bisogno di interpretare i dati che indicano le nostre province fra le primissime in Italia per la natalità di nuove imprese”. “In Abruzzo c’è voglia di rimboccarsi le maniche e scommettere suoi propri talenti. E questo è il messaggio politico e culturale che abbiamo lanciato e vogliamo sostenere”.