Welfare to Work: finanziate oltre duecento imprese abruzzesi

assessore_gattiSono 327 i nuovi lavoratori assunti e 237 le imprese abruzzesi finanziate grazie al progetto Welfare to Work, con il quale l’assessorato regionale alle Politiche Attive del Lavoro eroga 1,5 milioni di euro di fondi nazionali per incentivare le assunzioni di lavoratori abruzzesi svantaggiati.

Il progetto ha previsto bonus assunzionali a favore dei datori di lavoro e di tutte le imprese del territorio regionale con meno di 50 dipendenti, che hanno assunto soggetti svantaggiati con un rapporto di lavoro determinato o indeterminato. I bonus previsti sono stati di due tipi: 5mila euro in caso di assunzione con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, in caso di assunzione con contratto di apprendistato e, infine, in caso di trasformazione del contratto da tempo determinato, inferiore a 12 mesi, a tempo indeterminato; 2mila euro, invece, il bonus per ogni soggetto assunto con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi.

“Le imprese abruzzesi” commenta l’assessore Paolo Gatti “hanno dimostrato ancora una volta estremo interesse verso le opportunità che la Regione mette loro a disposizione. Anche questo bando a sportello ha visto una richiesta di incentivi superiore alle disponibilità finanziare. Dato che testimonia la voglia di ripresa del tessuto imprenditoriale regionale, pronto a incrementare i livelli occupazionali se coadiuvato da politiche di sostegno. Welfare to Work, per la tempistica con il quale lo abbiamo lanciato nel dicembre scorso, i soggetti che abbiamo sostenuto e le risorse dedicate, si è configurato come un progetto ponte fra Lavorare in Abruzzo 1 e Lavorare in Abruzzo 2 che nelle prossime settimane sarà pubblicato. Nonostante la crisi resti complessa e globale, in Abruzzo il mantenimento dei livelli occupazionali deve essere interpretato come una buona notizia. Mentre non c’è bisogno di interpretare i dati che indicano le nostre province fra le primissime in Italia per la natalità di nuove imprese”. “In Abruzzo c’è voglia di rimboccarsi le maniche e scommettere suoi propri talenti. E questo è il messaggio politico e culturale che abbiamo lanciato e vogliamo sostenere”.

 

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