L’Aquila. Domani in Consiglio Regionale si discuterà su richiesta dell’opposizione del mega-progetto autostradale di Toto su cui il governo ha espresso un giudizio negativo con la risposta del sottosegretario Della Vedova all’interrogazione dell’On.Gianluca Vacca.
‘Purtroppo la Regione con una nota del suo Presidente degli inizi di giugno ha invece espresso sulla proposta un parere favorevole di massima nonostante si tratti di interventi mai previsti nella programmazione regionale e dall’impatto ambientale, paesaggistico e socio-economico devastante per il nostro territorio e le nostre montagne.
Il progetto ha suscitato una fortissima contrarietà degli enti locali della Valle Peligna e della provincia dell’Aquila nonchè una vastissima opposizione di associazioni, sindacati, forze sociali, comitati, cittadini.
Il governo riferendo di fronte al parlamento ha ufficialmente confermato quanto avevamo sostenuto circa la illegittimità della proposta e il suo contrasto con il quadro normativo vigente’, si legge in una nota del coordinamento No Toto-Salviamo l’Abruzzo.
‘Auspichiamo che domani il Consiglio Regionale si esprima in maniera inequivocabile per il NO e metta la parola fine sulla vicenda impegnando il Presidente D’Alfonso e la Giunta a revocare il parere incautamente espresso nel giugno 2016.
La Regione Abruzzo dovrebbe invece impegnarsi affinchè il concessionario autostradale garantisca quanto la legge gli impone di fare su viadotti e gallerie esistenti, cioè “investimenti strettamente riconducibili al dettato normativo afferente l’adeguamento sismico con la messa in sicurezza dei viadotti sul tracciato autostradale esistente, l’adeguamento degli impianti di sicurezza in galleria, l’adeguamento della normativa in materia di impatto ambientale e i lavori di manutenzione straordinaria”.
In base alle prese di posizione assunte da formazioni politiche di opposizione e maggioranza che si sono dichiarate contrarie al progetto ci dovrebbe essere un pronunciamento inequivocabile e definitivo.
Confidiamo che nessuno faccia passi indietro rispetto alle posizioni pubblicamente assunte e che il Consiglio Regionale esprima una volontà chiara da trasmettere al governo e allo stesso concessionario’, affermano in conclusione.