Ci sono anche gli ordini teramano e aquilano, insieme a quelli di Ascoli, Fermo, Macerata, Perugia e Rieti, nel Coordinamento costituito lo scorso 21 settembre tra le province interessate dal sisma, con lo scopo di affrontare insieme le problematiche relative alla gestione dell’emergenza e alle fasi successive.
Con lo slogan “Architetti in azione. FermiRestando in EpiCentro” il neoistituito Coordinamento intende portare avanti iniziative per assicurare ai territori colpiti un fattivo supporto con la costante presenza degli architetti, mettendo a disposizione tempo, competenze, sostegno e voglia di fare, per trattare in modo univoco i principali temi della ricostruzione che vedranno coinvolte le popolazioni nei prossimi mesi, e che dovranno avere necessariamente come protagonisti gli architetti per la specificità della loro formazione culturale.
In tutti gli Ordini del Coordinamento saranno, infatti, istituite delle Commissioni Sisma e relative sottocommissioni con lo scopo di affrontare tematiche diverse inerenti la professione e i rapporti con i territori colpiti. Tra le varie proposte è allo studio la definizione di un modello organizzativo della strategia della ricostruzione, nonché un modello di approvazione dei progetti per la ricostruzione degli edifici privati, modalità per la gestione trasparente degli incarichi, convenzioni e onorari professionali, etica professionale e deontologia.
I temi trattati verranno condivisi con l’analoga struttura di coordinamento tra gli Ordini degli Ingegneri delle province colpite dall’evento sismico in quanto è opportuno presentare al Commissario alla ricostruzione proposte univoche e ampiamente condivise.
Tra le attività in programma anche l’organizzazione di eventi e convegni sulle modalità della ricostruzione e sulle buone pratiche, il coinvolgimento e la partecipazione di tutte le fasce sociali e di età delle popolazioni colpite e il supporto alle amministrazioni locali.
Inoltre è stata fatta richiesta, alla DI.COMA.C, ai C.O.C. e ai sindaci dei comuni interessati, per l’installazione nei luoghi del sisma di un modulo temporaneo ad uso ufficio, che garantisca la presenza del Coordinamento e degli architetti sul territorio.