I fatti contestati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Laura Condemi, che hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio, risalgono al periodo dal 2009 al 2011. La truffa aggravata è contestata in relazione al denaro che gli indagati chiedevano alla Regione dopo averli anticipati per cene e missioni a Roma con vitto e alloggio non autorizzato.
‘Premesso che mi vengono contestati 660 euro in 5 anni, non credo sia stata già firmata la richiesta di rinvio, anche se non metto in dubbio che verrà effettuata. Lo dico perché mesi fa ho chiesto ai termini del 415 bis di essere ascoltato dai pm romani’.