Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente e Energia, Mauro Di Dalmazio, incontrando circa 200 amministratori locali di comuni abruzzesi riuniti a Pescara per la riunione di tutti i sindaci del Patto.
“In questo modo” ha spiegato Di Dalmazio “la realizzazione di un’opera pubblica ad alto coefficiente energetico diventa modello sul territorio anche per i privati che intendano realizzare opere dello stesso genere. Questa nostra è una scelta di governance: abbiamo cioè deciso di non mettere a bando le risorse per finanziare progetti ma di accompagnare tutti i comuni abruzzesi nel difficile percorso di attuazione del Patto in modo da avere una presenza penetrante su tutto il territorio regionale. E questa scelta è stata apprezzata non solo da sindaci e enti locali, ma anche all’Europa che segnalerà questa nostra governance come Best pratice nella prossima riunione a Bruxelles, nel corso della quale presenteremo una dettaglia relazione”.
In questo senso l’Abruzzo si è mosso diversamente dalle altre regioni, prevedendo una cabina di regia con tutti gli enti locali e poi una serie di attività programmazione specifica per i progetti su edifici pubblici per la prima azione concreta del 20-20-20, cioè raggiungere entro il 2020 almeno una produzione di energia da fonti rinnovabili del 20% e ridurre del 20% l’emissione di CO2.
La riunione di oggi a Pescara è servita indicare i dettagli tecnici della prima azione e per comunicare la prima tranche di finanziamenti per 28 milioni di euro ai comuni abruzzesi. “La novità assoluta” ha concluso l’assessore “sta proprio nell’aver predisposto un sistema veramente innovativo, che parte dalla cabina di regia con tutti gli enti locali per arrivare alla definizione degli obiettivi dei singoli comuni che dovranno dotarsi prima del Bei (Bilancio energetico del comune) fino all’elaborazione dei piani di azione. Un’attività di coordinamento che è di ausilio a tutti i comuni e che testimonia la capacità di fare sistema dell’intera regione”.