Con la sentenza n. 162/2011 depositata ieri, il Tar de L’Aquila ha annullato un bando di gara relativo ad attività collegate alla ricostruzione ritenendo pienamente in house la società Abruzzo Engineering. Di conseguenza, ha obbligato la Regione Abruzzo ad affidare alla stessa società i lavori, per motivi di economicità e trasparenza dell’azione pubblica, nonostante la messa in liquidazione della stessa.
Per il Vice Presidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico “si è dimostrata la beffa del presidente Chiodi e della maggioranza di centro destra per cui la liquidazione di Abruzzo Engineering risponde ad altri obiettivi che non sono certo quelli della Regione Abruzzo. Il licenziamento di 200 persone, la cessazione di attività fondamentali per la qualità dei servizi collegati alla ricostruzione determinano un danno irreparabile nell’ambito della governance della ricostruzione che ,a parole, sta tanto a cuore al Presidente Chiodi. Per quello che ci compete non ci stancheremo di lavorare perché tanta imperizia ed incapacità di governo cessi, al di là delle chiacchiere, di arrecare danno alla città de L’Aquila e all’intera Regione Abruzzo”.