L’Aquila. E’ aprile il mese di maggiore risparmio energetico in Abruzzo. Lo rende noto la Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica sulla rete ad alta tensione. In questo mese, infatti, si consumano circa 149 kilowattora. Questo sarebbe dovuto al fatto che aprile ha giornate più “corte” in termini di luce naturale rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, infatti, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.
Nei mesi estivi, invece, poiché le giornate sono più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate: da giugno ad agosto, pertanto, si registrano risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. Va inoltre ricordato che la maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi più caldi è dovuta all’utilizzo dei condizionatori d’aria ed è quindi in dipendente dall’ora legale, poiché legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura e non al maggior numero di ore di luce naturale.
Più in generale, la Terna ha stimato che l’Abruzzo consuma in 38 giorni quanto si risparmia complessivamente in Italia nei sette mesi di ora legale. Il risparmio è pari a 646,4 milioni di Kwh: se la cifra complessiva di Kwh risparmiati venisse divisa per provincia, è Chieti quella che ha il fabbisogno energetico più alto, in quanto la quantità di Kwh risparmiati equivalgono a 116 giorni di consumi a Chieti.
Il risparmio energetico dei consumi, inoltre, equivale a 194 giorni di consumi in provincia di Pescara, 166 nella provincia de L’Aquila e 160 in provincia di Teramo.
Durante il periodo di ora legale, che partirà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo, con lo spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna prevede, nei prossimi 7 mesi, un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 646,4 milioni di kilowattora (644 milioni di kWh il minor consumo del 2010).
In termini di costi, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 13,5 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico relativo all’ora legale per il 2011 è pari a oltre 85 milioni di euro.