Prezzi dei carburanti: controlli e multe della finanza

finanza_autoAbruzzo. Sanzioni amministrative a carico di distributori di benzina per irregolarità nelle disciplina dei prezzi e della tenuta della contabilità. Sono 30 le sanzioni comminate, durante una serie di controlli della guardia di finanza, che ha passato al setaccio una serie di aree di servizio disseminate nel territorio abruzzese, operazione finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti nel settore degli oli minerali ma soprattutto al controllo della disciplina dei prezzi a tutela del consumatore finale. I militari delle Fiamme Gialle hanno controllato 120 impianti impiegando oltre 100 finanzieri eseguendo specifici controlli sulla corretta erogazione dei quantitativi di carburante da parte delle colonnine di rifornimento e sulla regolarità dei sistemi di misurazione.

Contestualmente è stata verificata la corretta esposizione dei prezzi al pubblico e la corrispondenza tra quelli riportati sui cartelloni pubblicitari all’ingresso dei piazzali e quelli effettivamente praticati “alla pompa”. Nel corso dei controlli, i finanzieri, hanno proceduto, alla misurazione del quantitativo di carburante giacente nelle cisterne e al successivo riscontro con le risultanze contabili, rilevando in alcuni casi una situazione di deficienza di prodotto petrolifero. In particolare, è stato riscontrato un quantitativo di carburante giacente nelle cisterne interrate inferiore a quello che invece risultava dai documenti fiscali di acquisto e dai registri previsti in materia di accise. Complessivamente, le deficienze rilevate ammontano a circa 6.00 litri  di benzina verde, circa 3.000 litri di gasolio e circa 500 kg di oli lubrificanti. Sono state irrogate, quindi, nei confronti dei distributori interessati, le correlate sanzioni amministrative ai fini delle accise e dell’imposta sul valore aggiunto, per le diverse irregolarità connesse alla tenuta della contabilità e alla mancata annotazione di corrispettivi derivanti dalla vendita dei prodotti petroliferi nonché alla mancata coincidenza dei prezzi esposti al pubblico.

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