Assergi. Il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga nella seduta odierna ha recepito il report relativo all’impegno di tecnici e maestranze dell’Ente nelle aree terremotate, dando approvazione al programma di interventi “Parchi solidali” e al “Modello organizzativo” ad esso collegato.
Contestualmente il Consiglio Direttivo ha deliberato su atti decisivi per l’economia delle zone colpite, quali la ratifica dei programmi europei sul “de minimis” sugli aiuti di Stato e sulla definizione di priorità sia nella liquidazione degli indennizzi dei danni all’agricoltura e alla zootecnia, sia nelle proposte di finanziamento nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020, già inviate al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare.
Il “Modello organizzativo”, che raccoglie le azioni e le linee di intervento del sistema dei Parchi nella fase attuale dell’emergenza, prevedendo interventi a breve e medio termine per la ricostruzione del patrimonio identitario dei territori, è scaturito da una riunione che si è tenuta nella giornata del 28 agosto, per iniziativa del Parco Gran Sasso Laga e di quello dei Monti Sibillini e che ha visto la presenza dei parchi nazionali d’Abruzzo, Lazio e Molise, della Majella, dei Monti Simbruini, del parco regionale Sirente – Velino, del sistema delle Riserve Naturali d’Abruzzo e della Rete dei Parchi del Lazio, di Federparchi – Europarc Italia, Legambiente e Corpo Forestale dello Stato.
Al tavolo con i Parchi ha fatto seguito oggi, sempre ad Assergi, un nuovo momento di condivisione con Federparchi, grazie alla presenza del Presidente Giampiero Sammuri, unitamente a quella dei coordinatori regionali per l’Abruzzo, Antonio Carrara, per il Lazio, Maurizio Gubbiotti e per le Marche, Lanfranco Giacchetti. Presenti anche il direttore del Parco del Conero, Marco Zannini ed alcune associazioni ambientaliste tra cui Legambiente, con il responsabile nazionale Antonio Nicoletti e quelli regionali Giuseppe di Marco e Francesca Pulcini.
Accanto alla definizione delle attività comuni, dagli incontri è scaturita anche l’esigenza dei Parchi di vedersi riconosciuto un ruolo attivo tra le istituzioni coordinate dalla Protezione Civile, affinché dalla tragedia del terremoto possa delinearsi uno scenario futuro che veda i Parchi, con le loro conoscenze, know how e competenze tecnico-scientifiche ed umane, affidatari delle prerogative che sono loro proprie.