Sotto la lente di ingrandimento finiranno le scuole, l’edilizia pubblica comunale e religiosa, le opere infrastrutturali e il patrimonio edilizio della Regione.
A tutti i Comuni, le Province e gli Episcopati presenti in Abruzzo è stata chiesta una verifica puntuale delle criticità riscontrate e di quelle possibili; la stessa richiesta è stata fatta ai gestori delle principali infrastrutture regionali (dighe, autostrade, arterie di grande comunicazione, etc.). Chiesti anche i dati in possesso delle Prefetture, dei Comandi dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.
Tutto il materiale raccolto verrà analizzato in una riunione che D’Alfonso ha convocato per giovedì 8 settembre alle ore 15,30 a L’Aquila.
‘Siamo in emergenza – ha dichiarato il Presidente – e dobbiamo far sì che possibili eventi sismici in Abruzzo non ci trovino impreparati. In questi giorni stiamo toccando con mano la prontezza della nostra Protezione civile; ora bisogna creare una mappa delle possibili criticità ad ogni livello e agire di conseguenza.
E’ noto che i terremoti non si possono prevedere, dunque è fondamentale agire sul versante della prevenzione, come ha ricordato anche il premier Matteo Renzi nella sua newsletter odierna’.