Pescara. ‘Abbiamo bisogno dell’obiettività dei dati del Cresa: tutte le regioni di grande sviluppo come Lombardia dispongono di luoghi di approfondimento dei dati. Noi invece ci distinguiamo per una tradizione lunga in fatto di programmazione economica. L’Abruzzo segna risultati positivi, ma vanno consolidati’.
E’ una delle dichiarazioni del Presidente Luciano D’alfonso durante il suo analitico intervento alla presentazione di ‘ECONOMIA E SOCIETA’ in Abruzzo- Rapporto 2015. Si tratta del quarto volume realizzato dall’attività del Centro di Studi e Ricerche.
D’Alfonso parte da dati dai quali si deve tener conto: il dato del PIL positivo rispetto all’anno precedente; i segni + in settori a capacità di traino come l’agricoltura vitivinicola ‘400 milioni di bottiglie di vino si trasformano in ‘ambasciatori nel mondo’ – afferma – il dato agroindustriale che segna segno +.
‘Metteremo a disposizione risorse finanziarie e normative e dovremo recuperare l’automatismo delle procedure della PA’. Spezza una lancia a favore del dato ‘permanenze turistiche’g iudicato positivo dal Cresa’, ma dobbiamo irrobuistire la capacità di accoglienza’.
Lo Svimez riferisce che siamo la quarta Regione per qualità di funzione istituzionale ‘- ha aggiunto il Presidente nel suo intervento che ha chiuso la presentazione del Rapporto CRESA. ‘Siamo una delle poche Regioni, nel 2015, ad avere implementato i bandi per appalti pubblici’ .
D’Alfonso evidenzia poi – ai microfoni dei giornalisti- che ‘è in crescita la produzione industriale ed il PIL. Adesso dobbiamo far aumentare la ricaduta occupazionale e la fiducia delle imprese. Si registra un aumento del numero delle start up, come quello relativo alle esportazioni’.
Poi incalza: ‘Certamente c’è bisogno di una domanda interna delle famiglie, di una politica del credito che aiuti, ma su questo noi lavoreremo accanto agli altri soggetti’.
“Vanno bene i numeri dell’occupazione rilevati dal Cresa, aggiunge D’Alfonso ai microfoni – ma abbiamo bisogno di trovare, nell’arco dei prossimi anni, 60mila occasioni di lavoro. Noi faremo l’impossibile con gli investimenti che
il Masterplan contempla – si tratta di 77 interventi veri sottolinea – e il Piano dello Sviluppo che abbiamo aggiunto al Masterplan.
Abbiamo circa 2,5 miliardi di euro per un’ulteriore ripresa economica. Sono convinto che da questi investimenti arriverà un’importante ricaduta occupazionale”. D’Alfonso rilancia poi sulla Rete Ten T e sul ruolo strategico delle alleanze che devono essere “funzionali come quella con la Regione Marche per la gomma ed il ferro” e lamenta un errato approccio culturale italiano sul tema; loda in tal senso la filosofia pratica dell’imprenditore Marco Gai.
Ha poi preso ad esempio l’Emilia e l’Umbria che nella fase della ricostruzione hanno puntato sulle infrastrutture. Al Cresa dice “Siate ambiziosi,invasivi; rendete coinvolgente la vostra attività di informazione sui dati”