Il Tar del Lazio dà il via libere alle trivellazioni nel Mar Adriatico.
E’ delle scorse ore, infatti, il rigetto del ricorso presentato dalla Provincia di Teramo, da sette comuni teramani e di due marchigiani contro il decreto di valutazione di impatto ambientale rilasciato alla compagnia inglese Spectrum Geo Limited, per cercare idrocarburi liquidi e gassosi su 30mila chilometri quadrati di mare Adriatico.
I punti sollevati dalle amministrazioni nel ricorso erano quattro: il provvedimento VIA riguarda aree poste entro le 12 miglia marine; gli enti locali non sono stati coinvolti nella procedura; non è stata effettuata la valutazione ambientale strategica (VAS); la richiesta di rilascio del permesso, cui è relativo il decreto VIA, concerne 2 aree di ben 30mila kmq, mentre la legge impone che non siano rilasciati permessi di ricerca per aree superiori a 750 kmq.
Ma Enzo Di Salvatore, costituzionalista e promotore del referendum e promotore del referendum dello scorso aprile, ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato.
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