Contrasti, divergenze, insoddisfazioni, aspettative deluse. Un vento di crisi comincia a spirare nella compagine abruzzese di Futuro e Libertà per l’Italia. A “farne le spese” sarebbe soprattutto Emilio Nasuti, che ha annunciato ieri a Roma, in un incontro con i vertici di partito, il suo ultimatum: sette giorni di tempo per capire quanto e come dalla capitale intendono puntare sulla sua persona.
Insomma, dall’incontro di ieri non è emerso nulla di certo, nessuna garanzia sul futuro di Nasuti nel partito finiano. Aspetto, questo, non particolarmente gradito.
Nasuti, infatti, aveva chiesto una maggiore autonomia operativa rispetto a Daniele Toto, coordinatore regionale. Tra loro non scorre buon sangue e questo non è un mistero.
Il futuro di Fli in Abruzzo, dunque, potrebbe essere a rischio fallimento e, nonostante le incoraggianti premesse degli esordi, le fratture sono andate sempre più evidenziandosi.
Nasuti cerca risposte. Possibilmente convincenti e fa sapere che, comunque, non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro e tornare nel PdL. Più probabile, invece, la nascita di una nuova lista civica.