“Mentre Chiodi abusa della sua funzione di commissario senza neanche ottenere il rispetto degli obiettivi ragionieristici che si era dato, per via di spesa farmaceutica e personale, le liste d’attesa aumentano a dismisura, la chiusura degli ospedali e dei reparti sta costringendo i malati a restare nelle corsie, la qualità del servizio sta precipitando e la rete di emergenza urgenza resta del tutto inadeguata. E ovviamente tutto questo produce una mobilità passiva elevata. Molti abruzzesi preferiscono farsi curare fuori dall’Abruzzo. E i conti di questa emigrazione pesano sulle casse della Regione, a partire dai 10 milioni di euro di perdita registrati pochi giorni fa. Chiodi riporti in Consiglio regionale il confronto sulla sanità e si superi questa scellerata gestione commissariale”.