Lo denuncia arriva dal Vice Presidente del Consiglio Regionale d’Abruzzo, Paolo Gatti.
‘Recentemente si è verificato che molti enti, ed in particolare la Provincia di Teramo, non si trovino più nelle condizioni di liquidare i gestori del servizio con la conseguenza che tanti operatori attendono da mesi, inutilmente, il pagamento degli stipendi per il lavoro svolto.
Voglio ricordare che il servizio di assistenza educativa, anche nelle scuole superiori, rappresenta un fondamento del diritto allo studio e riguarda circa 500 alunni ed altrettanti assistenti abruzzesi che hanno diritto a che venga retribuito e rispettato il loro lavoro.
Chiedo senza formalità al Governo regionale di provvedere con urgenza a liquidare le somme riguardanti il 2015 e a disporre il pagamento di quelle inerenti il primo semestre 2016 mettendo rimedio ad una grave dimenticanza’, conclude Gatti, a cui più tardi ha replicato l’assessore regionale alle politiche sociali, Marinella Sclocco.
‘Il consigliere Gatti è un po’ distratto quando dice che per il biennio 2015-2016 la Regione non ha finanziato l’assistenza educativa agli studenti disabili nelle scuole superiori. In realtà i fondi ci sono. Nel 2015 sono stati stanziati 800.000 euro diventati 2.000.000 a seguito di variazione di bilancio per euro 1.200.000 a fine anno.
Dette somme saranno erogate alle Province quanto prima unitamente a quelle spettanti alle Province medesime sullo stanziamento assegnato alla Regione Abruzzo a valere sul fondo nazionale pari a 70 milioni previsto dalla Legge di Stabilità per il 2016.
Nel 2016 allo stanziamento regionale di 800.000 euro si andrà difatti ad aggiungere la quota parte spettante alla Regione Abruzzo sul predetto fondo nazionale, che, è bene ricordare, è anche il risultato della forte azione promotrice di questo governo regionale verso il governo nazionale.
Il problema è stato già affrontato in occasione di numerose riunioni con Province e Comuni, che sono ben al corrente della situazione. Sarà comunque nostra premura mettere nella Legge Finanziaria relativa al prossimo anno una somma congrua a garantire l’esercizio della funzione’, conclude l’assessore.