Secondo Tomei, “se il governo è in grado di mettere a punto una nuova norma che soddisfi le ragioni della concorrenza e tuteli le piccole imprese turistiche, bene. Altrimenti, piuttosto che avere un vuoto normativo che lasci allo sbando i piccoli operatori, è necessaria un’ulteriore dilazione dei tempi di attuazione della nuova normativa a dopo il 2015, data già concordata tra le parti. Un punto su cui tutte le associazioni d’impresa concordano, dettato a tutela degli investimenti fin qui realizzati, che rischierebbero altrimenti di essere vanificati. Per noi questo resta il punto discriminante, perché se è vero che ci muoviamo dentro un quadro comunitario che deve tutelare le norme sulla concorrenza, è sacrosanto riconoscere e difendere le ragioni di chi ha investito e affrontato sacrifici enormi”.