“Quali sono le valutazioni, se ce ne sono, che hanno spinto il Governatore Chiodi a comportarsi differentemente rispetto a situazioni analoghe?”, è quanto chiede il consigliere regionale Lucrezio Paolini (Idv) nell’interrogazione rivolta al Presidente della Giunta regionale.
“I cittadini del Vastese, già penalizzati, hanno pagato di tasca propria anche l’inerzia di Chiodi e della sua Giunta, quindi avranno ben ragione di conoscere i motivi e farsene una ragione. Nell’agosto 2009 – ha aggiunto il consigliere dell’Idv – Chiodi non diede seguito alla richiesta del Civeta di autorizzare l’utilizzo di una nuova vasca annessa all’impianto. Proprio a causa della mancata autorizzazione, il Civeta, i comuni associati, quindi tutti i cittadini tartassati, furono costretti a conferire al consorzio di Lanciano, per un costo complessivo di circa 6 milioni di euro. Analoga situazione ma diverso esito, invece, per l’uso dell’impianto di pretrattamento in favore del consorzio di Lanciano. Un doppiopesismo che non trova alcuna giustificazione, per il quale Chiodi dovrà fornire spiegazioni a tutti i cittadini che si sono visti aumentare, potendolo evitare, la bolletta sui rifiuti”. Paolini chiede anche a Chiodi “come intende affrontare e risolvere il problema dei rifiuti, per non arrivare all’inasprimento di una fase emergenziale che già due mesi fa è stata denunciata dall’Italia dei Valori, così da poter giustificare e imporre sul territorio soluzioni estreme e non condivise”.